World Manufacturing Forum: Lombardia, importante l’internazionalizzazione

Milano – “L’internazionalizzazione per il tessuto produttivo e industriale lombardo non e’ piu’ una scelta ma una necessita’: il World Manufacturing Forum offre, in virtu’ dei collegamenti che puo’ creare, l’opportunita’ per guardare con semplicita’ fuori dai confini e sviluppare le potenzialita’ lombarde, valorizzando le nostre piccole e medie ed efficienti realta’”. Lo ha detto il vicepresidente di Regione Lombardia e assessore alla Ricerca, Innovazione, Universita’, Export e Internazionalizzazione, Fabrizio Sala, durante la presentazione della Fondazione World Manufacturing Forum, ente i cui fondatori promotori sono Confindustria Lombardia, Politecnico di Milano e Intelligent Manufacturing System, con il supporto e cofinanziamento della Commissione Europea e di Regione Lombardia. All’evento, che si e’ svolto presso l’Aula Magna del Politecnico di Milano, sono intervenuti il rettore Ferruccio Resta, il presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti, Dan Nagy, Managing Director IMS International, il Professor Marco Taisch del Politecnico di Milano e Alberto Ribolla Presidente World Manufacturing Forum Foundation. La Fondazione, con sede in Lombardia – culla del settore manifatturiero dal 18esimo secolo -, e’ un perfetto esempio di collaborazione tra imprese, mondo accademico, istituzioni e mondo associativo e nasce con l’intento di generare e diffondere cultura a livello globale sul settore manifatturiero. Tra le molteplici attivita’ la Fondazione si occupera’ della creazione e diffusione di un report annuale sul manifatturiero e della sua presentazione durante il World Manufacturing Forum che si terra’ a Cernobbio il 27 e 28 settembre 2018. “Occorre sostenere e promuovere la piccola impresa e l’artigianato – ha concluso il vicepresidente – a cui servono apposite misure per l’innovazione, l’aggregazione territoriale e di filiera, la digitalizzazione; servira’ sfruttare la tecnologia per promuovere worldwide cio’ che le mani dei lombardi creano e, nel mondo del lavoro attuale, stimolare i datori a sviluppare nuove idee e applicazioni tecnologiche e contestualmente i lavoratori ad agire con flessibilita’ e spirito digitale”.