Università: “Prendi in casa uno studente”

Milano – “Prendi in casa uno studente” fa incontrare studenti fuori sede in cerca di alloggio a Milano e anziani autonomi residenti in città; si avvia una convivenza con le caratteristiche dell’ospitalità e con la finalità di un aiuto reciproco. Gli studenti che chiedono di partecipare, oltre 6500 dall’avvio nel 2004 e oltre 600 solo nell’ultimo anno, sono spinti dalla ricerca di una sistemazione tranquilla dove poter studiare, più economica rispetto ad altre soluzioni, e hanno voglia di ritrovare un ambiente familiare. Gli anziani che sono incuriositi dall’iniziativa, oltre 1300 dal 2004, ricercano rassicurazione, compagnia e aiuto per coprire le spese di casa. L’incontro delle due generazioni, facilitato in tutte le sue fasi da MeglioMilano, risponde in modo naturale alle esigenze di entrambi. “Prendi in casa uno studente – afferma Simonpaolo Buongiardino, presidente di MeglioMilano – arriva quest’anno al quattordicesimo anno di attività. Si tratta di uno dei progetti più longevi di MeglioMilano e di un traguardo importante per un’iniziativa di solidarietá tra generazioni. Crediamo molto nella forza di questa modalità di incontro e aiuto reciproco e siamo consapevoli delle sue grandi potenzialità; per questo continuiamo a lavorare per allargare la partecipazione di giovani e anziani, per creare nuove sinergie sul territorio e per favorire la nascita di iniziative simili anche in altri contesti”. Da un’indagine qualitativa condotta da MeglioMilano per raccogliere feedback dell’esperienza emerge che il 97% dei partecipanti dichiara di essere molto soddisfatto della convivenza avviata e la totalità di anziani e studenti che hanno aderito consiglierebbe ad altri di partecipare. Tra i benefici più evidenti c’è la conoscenza di una generazione diversa dalla propria (81%), la sensazione di sentirsi utili (73%) e la possibilità di conoscere meglio la città (67%); rimane invariata l’autonomia nel gestire i propri impegni, testimonianza che la convivenza è un arricchimento più che un limite alla propria quotidianità. Sono più di 630 le convivenze avviate dall’associazione, oltre 30 nell’ultimo anno: nel 94% dei casi è una signora ad aprire le porte della propria casa, e due volte su tre ospita una ragazza. In media una convivenza dura tra gli 8 e 10 mesi mentre solo il 15% è limitata ad un semestre. Gli anziani che aderiscono al progetto rimangono coinvolti per circa 3 anni (oltre un quinto di loro partecipa però per più di 4 anni), conoscendo mediamente due studenti; i giovani hanno una permanenza meno prolungata, il 58% partecipa per un anno, il 33% tra due e tre anni, l’8% per quattro anni o più.