Milano – “La Commissione europea segnala un problema reale, ma non puo’ non tener conto dei molti passi avanti fatti dalle Regioni del Bacino Padano e in particolare dalla Lombardia su alcuni inquinanti come, ad esempio, il benzene e l’anidride fosforosa che non fanno registrare ormai da anni superamenti dei valori limite”. Parte da questa considerazione l’assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia, per commentare la notizia del deferimento dell’Italia, da parte della Commissione europea alla Corte europea di Giustizia, per la violazione delle norme antismog. “Va anche rilevato – aggiunge l’assessore – che stiamo combattendo inquinanti come il Pm10, dove si rispetta in modo diffuso il limite sulla media annua, mentre il numero di giorni sopra i 50 micro/grammi si e’ quasi dimezzato in 10 anni. Per quanto riguarda invece il biossido di azoto non supera piu’ il valore limite sulla media oraria mentre nelle situazioni peggiori la concentrazione media annua si e’ ridotta da valori intorno ai 100 microgrammi al metro cubo a concentrazioni di 65 microgrammi metro cubo nel 2017”. “Le politiche ambientali delle Regioni – prosegue l’assessore – hanno ridotto gli effetti e questo e’ il risultato concreto di una battaglia che sta producendo risultati e che dovra’ continuare. Nei prossimi giorni convochero’ il ‘Tavolo regionale permanente per il risanamento della qualita’ dell’aria’ e successivamente insieme agli altri assessori delle Regioni del bacino padano decideremo misure e interventi da adottare con l’obiettivo di attivare tutti gli interventi che permettano di rientrare nei limiti nel piu’ breve tempo possibile, tenendo conto dei costi sociali indotti”. “Occorre inoltre sempre considerare che – conclude l’assessore – la Pianura padana ha condizioni orografiche e climatiche particolari che non hanno eguali nel resto d’Europa e che rendono il nostro impegno piu’ difficile che altrove”.