Roma – Secondo un recente studio delle Cgil del Veneto, un lavoratore veneto su 5 nel corso degli ultimi 5 anni è stato colpito da un incidente sul lavoro. Lo ha ricordato ieri il segretario della Cgil del Veneto, Christian Ferrari: “Il gravissimo incidente sul lavoro accaduto questa mattina alle Acciaierie Venete è l’ultimo di una drammatica serie che dall’inizio dell’anno ha colpito il Veneto, ponendo la nostra regione al primo posto in Italia per morti sul lavoro con 29 incidenti mortali avvenuti dall’inizio di quest’anno. Non è assolutamente accettabile che il lavoro da fonte di vita e di realizzazione della persona si trasformi in causa di morte, di invalidità e di dolore. La sicurezza deve tornare ad essere il più importante investimento all’interno delle aziende perché la tutela della vita e della salute rappresentano un diritto fondamentale e inalienabile che va garantito a tutti i lavoratori, diretti e degli appalti, indipendentemente dalla tipologia lavorativa. La recrudescenza di infortuni e morti sul lavoro cui stiamo assistendo negli ultimi mesi in Veneto rappresenta una vera e propria emergenza sociale che non può più essere sottovalutata da nessuno, e che deve vedere una risposta immediata di contrasto sia da parte del sistema delle imprese, cui Cgil Cisl Uil hanno chiesto bei giorni scorsi un confronto, che da parte del mondo politico e istituzionale, a cominciare dalla Regione. Lo ribadiremo proprio oggi nell’ambito dell’incontro sul tema della sicurezza sul lavoro che Cgil Cisl Uil hanno chiesto nei giorni scorsi al presidente Zaia, e in cui ribadiremo l’assoluta necessità di intensificare la prevenzione sotto tutti i vari aspetti e di rendere più efficace il sistema dei controlli anche adeguando risorse, organici e strumentazioni. Su questi temi la Cgil non abbasserà la guardia ed è oggi più che mai vicina ai lavoratori colpiti dal gravissimo incidente accaduto alle Acciaierie Venete e alle loro famiglie cui darà tutto il proprio appoggio”.