Incidente a Padova: Fiom-Cgil, non si può parlare di fatalità

Padova – Sull’incidente che ha coinvolto quattro operai a Padova, interviene la Fiom Cgil nazionale “Nello stringerci alle famiglie dei lavoratori coinvolti, condanniamo da subito l’accaduto, di cui faremo le valutazioni del caso”. “Purtroppo quello che non doveva succedere – osserva – è accaduto. In nessun caso si può parlare di fatalità. E’ necessario che la tutela della salute e della scurezza dei lavoratori sia la priorità in ogni ambiente di lavoro, in tutto il paese”. Per la Fiom-Cgil “pare si sia trattato di un cedimento strutturale avvenuto tra il carroponte e la siviera, enorme recipiente di oltre 100 tonnellate con cui viene trasportato l’ acciaio fuso. La caduta della siviera ha causato una sorta di enorme deflagrazione, dovuta sia all’impatto di questa col suolo sia alle tonnellate di acciaio liquido schizzato dappertutto, che hanno investito due lavoratori dell’acciaieria e due lavoratori della ditta in appalto”. Il lavoratore più grave, un 43enne di origine romena residente a Cadoneghe (Padova) e dipendente delle Acciaierie Venete, ha riportato ustioni su quasi il 100% del corpo. L’operaio è stato elitrasportato all’ospedale di Cesena dove si trova un centro specializzato in Grandi Ustionati. Ferito anche un altro dipendente delle Acciaierie, un 40enne di origine moldava ma residente a Padova che è stato portato in Azienda ospedaliera. A rimanere coinvolti nel grave incidente anche due dipendenti della ditta di manutenzione “Ayama”, un 35enne di Dolo e un operaio di 39 anni di origine francese ma residente a Santa Maria di Sala. Anche loro sono stati ricoverati nell’ospedale civile di Padova.