Primo trimestre, Fugazza (Claai-Unione Artigiani): rallentamento, ma situazione ancora positiva (1)

Milano – “I dati congiunturali del primo trimestre 2018 che siamo chiamati a commentare presentano, anche per l’artigianato, una situazione ancora positiva, benchè si assista a un rallentamento complessivo di produzione, fatturato e ordinativi rispetto alla straordinaria chiusura del 2017. I prossimi mesi ci diranno se la ripresa innescata da almeno un semestre sia realmente strutturale e se le imprese potranno contare su una continuità che sarà determinante per consolidare quel processo di crescita che ci consenta di recuperare dai lunghi anni bui della crisi che ha imperversato sulle nostre imprese dal 2008”. Queste le parole del presidente Claai-Unione Artigiani, Stefano Fugazza, a nome di tutte le rappresentanze artigiane. “Su base annua – ha sottolineato Fugazza nel suo intervento – la produzione artigiana segna infatti un +2,2%, il fatturato un +2,4% mentre gli ordinativi interni spiccano per una crescita del +2,7%; si ridimensionano gli ordinativi esteri al +1%. Il rallentamento della dinamica internazionale delle imprese artigiane è segnale che desta preoccupazione. In questo ambito è opportuno che le iniziative a sostegno della internazionalizzazione siano effettivamente accessibili alle micro e piccole imprese. Troppo spesso i bandi dedicati a favorire l’accesso delle imprese ai mercati esteri sono di fatto impraticabili per le imprese artigiane a causa della loro complessità e per le condizioni poste per la partecipazione”. L’andamento dell’occupazione registra un tasso di ingresso in forte crescita, +2,8%, che genera un saldo positivo particolarmente incoraggiante del +1,2% e che probabilmente segnala un aumento della fiducia negli imprenditori artigiani lombardi circa il futuro dell’economia. Il commento alla fotografia scattata di trimestre in trimestre all’andamento del sistema produttivo regionale, ci consente però anche di riflettere e analizzare alcuni profondi mutamenti in atto nel dedalo di settori che fanno dell’artigianato lombardo un mosaico particolarmente eterogeneo e affascinante.