Foodora: Treves (Cgil), giudice ha applicato sentenza anni ’80

 

Roma –  All’indomani della pubblicazione delle motivazioni della sentenza del tribunale del Lavoro di Torino che ha respinto il ricorso dei rider di Foodora, negando loro lo status di lavoratori subordinati è intervenuto Claudio Treves, segretario generale della Nidil-Cgil che, all’AIG, ha spiegato:  i giudici hanno applicato “in maniera pignola e pedissequa un precedente riferito a una sentenza di meta’ anni ’80 sui pony express, una definizione di lavoro subordinato che come fonte ha la Cassazione, quindi inattaccabile, ma interpretata in maniera pedissequa e restrittiva”, ovvero senza tenere conto dei mutamenti tecnologi intervenuti nel frattempo.  Un riferimento, secondo Treves, puo’ essere invece la sentenza del tribunale di Londra che, lo scorso novembre, ha respinto l’appello di Uber contro il pronunciamento che negava lo status di lavoro autonomo dei suoi “driver”. La corte britannica non aveva utilizzato il termine “employees”, ovvero subordinati a tutti gli effetti, ma “workers”, una categoria intermedia titolare di parte delle tutele garantite dai subordinati.