Unione Artigiani: cresce del 10% l’alimentare grazie ad asporto e street food (1)

Milano – Nella settimana che ospiterà Food City a Milano, l’Unione Artigiani fotografa i settori legati al cibo in città e nell’hinterland. Boom in Brianza, quasi +8% a Milano. La positiva eredità di Expo e l’importante fattore culturale. Boom di imprese artigiane nel settore alimentare. Nel giro di dodici mesi, dal primo trimestre 2017 al primo trimestre 2018, nell’ territorio omogeneo che comprende Milano, Area metropolitana e Monza e Brianza le aziende legate al cibo sono cresciute di quasi il10%. Sono in fatti ben 381 nel complesso le nuove realtà, secondo una indagine dell’Unione Artigiani di Milano e Monza-Brianza su dati Camera di Commercio, che ha visto il settore alimentare passate da 4194 a 4575 imprese attive. A Milano città, che da lunedì si appresta ad ospitare Food City, una settimana di eventi legata al mondo del cibo che animerà le strade del capoluogo lombardo all’insegna della qualità e della corretta alimentazione, le ditte del comparto hanno registrato una impennata del +7,61%, passando da 1445 a 1555. E se nell’Area metropolitana milanese la crescita si presenta più lieve, ma comunque pari al +5,8% (da 1846 realtà a 1953), è in Brianza che si assiste a una autentica esplosione: +18,16% in un anno, con 164 imprese in più (da 903 a 1067). “Si tratta di un settore importante per l’artigianato locale – commenta il segretario generale dell’Unione Artigiani di Milano e Monza-Brianza, Marco Accornero – la cui vitalità si mantiene alta dopo il forte impulso positivo avuto in occasione di Expo 2015 sia nella città di Milano, che assiste a una autentica esplosione dello street food e dei cibi da asporto in generale, sia nell’hinterland e in Brianza, anche come forma di valorizzazione della qualità e dell’eccellenza.”