Confcommercio incontra Delpini: “Dieci Volte Tanto”, alternanza scuola-lavoro (1)

Il vicario generale, monsignor Mario Delpini, ha presieduto, nella basilica di Sant'Ambrogio, la Celebrazione eucaristica per la Professione religiosa dei Voti perpetui di tre nuove consacrate.

Milano – La regola delle decime: una pratica buona, molto antica, che dà il senso di appartenenza e condivisione alla vita di comunità. E’ l’esortazione nel primo “Discorso alla Città”, lo scorso 6 dicembre, dell’Arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini in visita oggi in Confcommercio Milano. Un invito che trova pratica traduzione con il progetto “Dieci Volte Tanto – l’Alternanza Scuola Lavoro al servizio della comunità” nato dalla collaborazione tra Confcommercio Milano, Arcidiocesi di Milano e Caritas Ambrosiana. Il progetto è stato presentato dal presidente di Confcommercio Carlo Sangalli e dall’Arcivescovo Delpini (dibattito moderato da Elisabetta Soglio, responsabile di “Buone Notizie” Corriere della Sera). Un progetto che – a partire dall’anno scolastico 2018-2019 – coinvolgerà scuole superiori, imprese, Capac-Politecnico del Commercio e del Turismo e Caritas Ambrosiana per promuovere il volontariato come attività di formazione qualificante; valorizzare l’impresa nel suo ruolo sociale; sviluppare la collaborazione sul tema tra scuole, imprese e terzo settore. “Il progetto ‘Dieci volte tanto’ nasce da un’idea dell’Arcivesco Delpini che, nel suo primo Discorso alla Città, ha proposto la ‘regola delle decime’. Cioè donare il 10 per cento del nostro tempo per fare del bene. Abbiamo così pensato – spiega Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio – di applicare questa “regola buona” all’alternanza scuola-lavoro in modo che gli studenti, in questo contesto, possano dedicare il 10 per cento della loro attività al volontariato. Dedicare anche solo una piccola parte del nostro tempo al bene, al volontariato, agli altri è il miglior investimento. Perché fare del bene fa bene”. A Milano e area metropolitana (dove sono presenti 188 scuole) gli studenti nel triennio interessati all’alternanza scuola lavoro sono oltre 70mila per 8 milioni di ore di alternanza*. In sostanza un millennio in ore. Cifra che spiega, oltre ai problemi burocratici, l’oggettiva difficoltà del rapporto fra scuole e imprese nell’applicazione dell’alternanza scuola-lavoro.