Ue, Coldiretti: con -9,5% agricoltura paga conto Brexit

Milano –  “A pagare il conto della Brexit non puo’ essere l’agricoltura che è un settore chiave per vincere le nuove sfide che l’Unione deve affrontare, dai cambiamenti climatici, all’immigrazione, alla sicurezza”. Così il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, ha commentato la proposta della Commissione Ue sul primo bilancio pluriennale dopo l’uscita della Gran Bretagna, che prevede una riduzione complessiva per le spese di Politica Agricola Comune (PAC) che ammonta al 9,5% a prezzi correnti. “Indebolire l’agricoltura, che è l’unico settore realmente integrato dell’Unione, significa minare – ha precisato Moncalvo – le fondamenta della stessa Ue in un momento particolarmente critico per il suo futuro”. Secondo Coldiretti, garantire un equo tenore di vita per gli agricoltori e’ un’esigenza fondamentale per la maggioranza dei cittadini (88%) che sottolineano come gli agricoltori ricevano solo una piccola quota del prezzo finale al consumo dei prodotti alimentari (97%). “Un indirizzo importante nelle scelte per il futuro della Politica Agricola Comune (Pac) dove pero’ occorre cambiare rafforzando tutte le misure che escludono la “rendita” e premiando chi vive di agricoltura per puntare su un’assegnazione degli aiuti che consideri anche il contributo alla sostenibilita’ sociale e quindi all’occupazione, da parte delle imprese agricole”, ha aggiunto il presidente della Coldiretti nel sottolineare l’esigenza di “valorizzare la distintivita’ delle produzioni di cui la tracciabilita’ dell’origine e l’etichettatura sono i principali strumenti per recuperare valore sul mercato”.