Primo maggio: sicurezza cuore del lavoro, affrontare emergenza

 

Roma – “Gli infortuni sul lavoro tornano a crescere, quelli mortali nei primi mesi dell’anno sono stati più di duecento, e tutto questo accade nel momento in cui economia e produzione sono in lenta ripresa. Siamo quindi di fronte ad un’emergenza che ci interroga sul legame tra condizioni di lavoro e modello di sviluppo e innovazione”. È quanto ha dichiarato Franco Martini, segretario confederale della Cgil, in occasione della Giornata internazionale per la salute e la sicurezza sul lavoro che si è celebrata venerdì 27 aprile. “Nella lotta contro gli infortuni – continua il dirigente della Cgil – siamo tra due fuochi: da un lato il vecchio modo di lavorare, specie nei settori più colpiti, in cui si continua a morire esattamente come mezzo secolo fa; dall’altro, il nuovo che avanza, il futuro 4.0, portatore di nuovi fattori di rischio e malattie professionali, in parte ancora non indagati”. Per Martini “occorre quindi una strategia nazionale e interdisciplinare, che preveda il potenziamento dell’azione di controllo per rendere esigibili le leggi esistenti, da implementare e modellare sulla base delle nuove esigenze”. “Noi continueremo ad impegnarci per seguire tale direzione, e per questo – ricorda Martini – il tema della sicurezza sul lavoro sarà al centro delle celebrazioni unitarie del Primo Maggio”. “Abbiamo scelto la città di Prato per la manifestazione nazionale di quest’anno perché rappresenta una realtà industriale simbolica, purtroppo più volte all’onore della cronaca per gravi incidenti. Invitiamo i lavoratori e le lavoratrici – conclude Martini – a partecipare ai cortei in tutta Italia, perché la sicurezza è il cuore del lavoro”.