Istat: 550mila giovani impegnati nei lavoretti, serve un osservatorio

Vicenza – Un osservatorio Istat sulla gig economy. Uno spaccato statistico sull’economia dei lavoretti. Giorgio Alleva, presidente Istat, riconosce al festival Città Impresa la necessità di uno sforzo aggiuntivo da parte dell’istituto per tracciare il fenomeno delle piattaforme Internet. Lo scrive oggi Il Corriere Della Sera. Da Foodora a Uber, da Deliveroo ad Airbnb. Dalla mobilità del noleggio con conducente alle applicazioni di cibo a domicilio fino alle locazioni temporanee di immobili. “Circa 550 mila persone lavorano ad ore, per una media di dieci a settimana. Stiamo parlando del 2,5% degli occupati d’Italia”, spiega Alleva. Che registra l’importanza di rappresentare in maniera più approfondita i cambiamenti sociali e come essi si traducano nella composizione della domanda (e dell’offerta) di lavoro. La stretta attualità d’altronde racconta di come anche la giurisprudenza si stia interrogando su queste nuove forme ibride di lavoro basate sui servizi. Il tribunale di Torino ha dato torto mercoledì ai fattorini di Foodora che chiedevano il riconoscimento della natura di lavoro dipendente. “Sono autonomi”, ha sentenziato il Tribunale, una decisione destinata a fare letteratura.