Donne fragili: via Varesina, prima la ‘ndrangheta oggi spazio sociale

Milano – Uno spazio per le donne fragili laddove prima c’era la ‘ndrangheta. E’ stato presentato oggi, in via Varesina 66, nell’ambito della sesta edizione del Festival dei Beni confiscati alle mafie, il progetto di Mamme a Scuola onlus che prenderà corpo nei prossimi mesi in una ex concessionaria di proprietà dei fratelli Campo, vicini al clan dei Branca che gestiva, dalla Comasina, buona parte del traffico di droga di Milano. Nello spazio, recentemente riassegnato dal Comune di Milano con un bando pubblico, si tiene oggi il dibattito “I beni confiscati alle mafie: una scommessa per la rigenerazione della città” e viene presentato il progetto vincitore dell’avviso pubblico. L’associazione Mamme a Scuola onlus dal 2004 si occupa di organizzare corsi di italiano per le donne straniere per avviarle verso un percorso di integrazione che scommette sulle madri come elemento vitale per un pieno inserimento delle famiglie immigrate nella società. In via Varesina l’associazione, basandosi sull’esperienza maturata in 14 anni di impegno e che ha portato a relazionarsi con circa tremila donne, ha proposto un’evoluzione del progetto: nel cuore del Municipio 8 sorgerà lo spazio “Per le mamme, per le donne” all’interno del quale si cercherà di elaborare, attraverso gli incontri e il dialogo con gli operatori, dei percorsi di aiuto per le donne, italiane e straniere, in condizioni di fragilità. “Quello di via Varesina – spiega Ornella Sanfilippo, presidente dell’associazione Mamme a Scuola – sarà un luogo in cui le donne possano incontrare persone, professioniste e volontarie, che possano rappresentare un punto di riferimento per superare momenti e situazioni di fragilità: dalle difficoltà nell’esercizio della genitorialità alla riscoperta di sé e delle proprie risorse. Questo si realizzerà attraverso interventi individuali, ma anche attività di gruppo che favoriscano lo scambio e il dialogo”.