Banco Bpm: 2017, 558 milioni di utile netto

Milano – Il 2017, primo esercizio completo del Banco Bpm dopo la fusione, è stato “un anno impegnativo”, che ha portato a “successi” sopra le attese. 558 milioni di utile netto, bilancio in salute per un gruppo – 20mila dipendenti 10mila dei quali in Lombardia – che ha affrontato una complessa fusione. Lo ha sottolineato l’amministratore delegato, Giuseppe Castagna, nella fase di avvio dell’assemblea di bilancio, che si è aperta a Milano. “Abbiamo attraversato un anno pieno di insidie e abbiamo raggiunto un risultato positivo. Siamo avanti rispetto agli obiettivi del nostro piano industriale e il piano di fusione procede. Le performance operative – ha sottolineato riferendosi al 2017 – sono state migliori delle attese sia per la redditività sia sul fronte del derisking”. Sul derisking, in particolare, Castagna ha sottolineato che la riduzione dei rischi problematici ha marciato “ampiamente sopra le attese” e senza far ricorso alle tasche degli azionisti, in parallelo con il rafforzamento patrimoniale. “Siamo pronti – ha poi affermato – ad affrontare un 2018 particolarmente sfidante, in cui abbiamo già accentuato l’accelerazione del piano di derisking”. Invariate, secondo quanto riportato in assemblea, le quote degli azionisti rilevanti: Capital Research and Management Company (5,155%) e Invesco Ltd (4,975%).  “Nel 2018 è previsto un buon risultato finale, non solo operativo, e poi vedremo cosa fare: se mirare più al dividendo o al repricing delle nostre azioni”, ha detto Castagna, in un incontro con la stampa tenuto al termine dell’assemblea di bilancio dell’istituto nato dalla fusione tra Banco Popolare e Bpm.