Morti sul lavoro: la condanna di Furlan (Cisl) e Camusso (Cgil)

Roma – “Ci vuole più prevenzione, ci vogliono più investimenti delle imprese sulla sicurezza, più attenzione e più controlli: non si può continuare a morire sul lavoro, in ogni settore, quasi ogni giorno. Ormai i dati sono davvero terrificanti. Anche a Pasqua, operai che sono morti e famiglie che piangono chi si è spento”. Così Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl, in un’intervista al Gr1 Rai. “Bisognerebbe investire molto di più in termini di sicurezza e in termini di prevenzione – continua Furlan – attraverso una forte formazione dei lavoratori e delle lavoratrici, e poi naturalmente anche con i controlli sulle imprese”. “Celebreremo il primo maggio a Prato – ricorda – proprio sul tema della sicurezza del lavoro, una scelta simbolica per il tessuto industriale di quella zona, e per i tanti incidenti sul lavoro – anche mortali – che proprio in quella zona sono avvenuti. Purtroppo succede in tutto il Paese, ogni giorno, ormai la situazione è davvero terribile – conclude – e ci vogliono immediatamente investimenti e attenzione”. Ieri il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, dopo il grave episodio di Treviglio, aveva postato su Facebook: “Doveva essere un giorno di riposo, invece è un altro giorno di lutto. Ancora morti sul lavoro in questo anno orribile! Ci stringiamo alle famiglie e ai colleghi. La sicurezza sul lavoro è un’emergenza e così bisogna affrontarla”.