Consumi, no al Grana Padano fatto in Francia. Prandini: “Follia anche solo pensarlo”

Milano – “Ci auguriamo che si tratti solo di un fraintendimento e ci aspettiamo una smentita da parte del diretto interessato, perché pensare di poter produrre il vero Grana Padano in Francia è una follia che va contro la realtà dello stesso disciplinare che ne vieta la realizzazione all’estero”. E’ quanto afferma Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia, commentando le dichiarazioni attribuite al Presidente del Consorzio Tutela Grana Padano Cesare Baldrighi in occasione della sua Lectio Magistralis tenuta durante il Dies Academicus dell’Università Cattolica a Cremona. Secondo quanto riportato in un articolo di una testata locale – spiega la Coldiretti Lombardia –, il Presidente Baldrighi avrebbe dichiarato che “il Centro Ricerca del Grana Padano ha in fase di completamento un accordo in Francia, appoggiandosi ad una DOP locale, di realizzare là il Grana Padano entro il 2021”. “Non credo proprio – conclude Ettore Prandini – che ci possa essere una persona di buon senso, soprattutto se alla guida del Consorzio della principale DOP italiana, che potrebbe affermare una cosa del genere. In caso contrario Baldrighi non potrebbe più rappresentare una realtà che nasce per garantire il rispetto della ricetta tradizionale della Denominazione di Origine Protetta più consumata al mondo”. Nel 2017 la produzione di vero Grana Padano si è attestata a 4.942.054 forme, con un aumento dell’1,70% rispetto all’anno prima. Le maggiori province per numero di forme prodotte sono Mantova, Brescia e Cremona. Insieme al Parmigiano Reggiano, il Grana Padano è in cima alla lista dei formaggi italiani più richiesti all’estero tanto che in quantità Grana e Parmigiano insieme rappresentano il 21% del totale dei formaggi esportati.