Services4Migrants: integrazione e pubblica amministrazione

 

Milano – Burocrazia più accessibile e comprensibile per i migranti. È questa la sfida a cui dovranno rispondere i partecipanti di Services4Migrants, hackathon organizzato dal Comune di Milano e dal Politecnico di Milano, DAStU (Dipartimento di Architettura e Studi Urbani). A partire dalle 9 di mattina di sabato 10 marzo e fino alle 19 di domenica 11 marzo negli spazi del Politecnico di Milano di via Ampere sviluppatori, creativi e programmatori avranno 30 ore a disposizione per l’ideazione di un servizio tecnologico, di supporto e orientamento per i migranti presenti in città. L’obiettivo è aiutare i cittadini stranieri che devono rivolgersi alla Pubblica Amministrazione ma non hanno la padronanza completa della lingua italiana e delle procedure amministrative. In particolare i partecipanti alla maratona dovranno lavorare per rendere comprensibili le informazioni e le procedure necessarie ai migranti che vogliono intraprendere il percorso di “ricongiungimento familiare”. Una procedura complessa che riguarda ogni anno circa 6mila persone nel solo Comune di Milano. “A un anno dal primo hackathon promosso con il Politecnico di Milano per rispondere all’esigenza di raccontare la città che cambia – commenta l’assessore alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open Data Lorenzo Lipparini – ci affidiamo nuovamente alle competenze civiche di giovani, studenti e sviluppatori per un lavoro che trasformerà le informazioni e i dati aperti del Comune di Milano in valore per la collettività. È questo lo spirito con cui lavoriamo, aperto e inclusivo, per affrontare le sfide della città e proseguire l’attività di rivalutazione del nostro patrimonio di dati attraverso il ricorso alla tecnologia”. Gli sfidanti partiranno dalle informazioni predisposte nella ‘Guida per il ricongiungimento familiare’ redatta dal Comune di Milano e dai dati aperti forniti dall’Amministrazione: questi gli strumenti per immaginare il nuovo servizio, inizialmente previsto in lingua italiana e/o inglese – che dovrà adottare e utilizzare un linguaggio di comunicazione e informazione completo ma semplificato, per garantire che tutti i cittadini possano comprenderlo facilmente. All’idea vincente sarà assegnato un riconoscimento di 6mila euro.