Lombardia: accordo preliminare sull’autonomia regionale

Roma – “È una data storica! Dopo 17 anni abbiamo firmato per la prima volta un pre-accordo per dare più autonomia alla Lombardia, al Veneto e all’Emilia-Romagna. È tutto scritto, da qui non si torna indietro. Sono molto soddisfatto di concludere ‘in bellezza’ la mia esperienza di governo della Regione Lombardia”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, all’uscita da palazzo Chigi dopo la firma dell’accordo preliminare sull’autonomia con i colleghi di Veneto ed Emilia-Romagna e con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio in rappresentanza del Governo. “Il completamento di questo percorso – ha osservato – è affidato al nuovo presidente della Regione e al futuro Governo e Parlamento di Roma, ma oggi abbiamo messo nero su bianco una pagina storica che apre una fase nuova per le Regioni e per tutto il sistema delle autonomie”. Il presidente Maroni ha detto di dedicare l’importante risultato raggiunto oggi “ai milioni di cittadini che con il loro voto al referendum di ottobre, ci hanno dato la forza per raggiungere questo obiettivo. Senza di loro, non saremmo arrivati a questa firma. Dedico loro questa vittoria e – ha ribadito – affido a chi verrà dopo di me, il compito di completare in tempi rapidi questo percorso. Più autonomia vuol dire più competenze, più risorse, più servizi. E vuol dire anche un modello nuovo, che potrà essere esportato in altre Regioni”. “Per quanto riguarda i finanziamenti, ha aggiunto il Governatore, sono stabiliti i criteri: il primo è calcolare quanto oggi lo Stato spende in Lombardia, queste risorse andranno nel bilancio della Regione, cioè vuol dire risorse in più. Gli altri due criteri sono i costi e i fabbisogni standard, che sono una nostra battaglia storica; vuol dire che chi governa meglio ha un vantaggio perché spende meno e riceve di più dallo Stato. E poi la compartecipazione al gettito di uno o più tributi erariali, una svolta storica. Finisce il sistema dei trasferimenti, vuol dire che le tasse pagate in Lombardia in quota importante rimarranno in Lombardia. Questi sono criteri straordinariamente importanti e innovativi”.