Elezioni regionali: le proposte della Uil ai candidati

 

Milano – La Uil Milano Lombardia ospita Giorgio Gori, candidato alla presidenza di Regione Lombardia per la coalizione di centrosinistra, per un confronto in vista delle ormai imminenti elezioni regionali che si svolgeranno il 4 marzo. Gori arriverà nella sede di via Campanini 7 mercoledì 28 febbraio; ad accogliere il candidato alla presidenza della Regione, sarà il segretario generale della Uil Milano Lombardia Danilo Margaritella. Quattro i punti e le proposte che Uil Milano e Lombardia sottoporrà all’attenzione di Gori e che secondo il sindacato rappresentano temi fondamentali per la nuova legislatura regionale. 1) Politiche del lavoro integrate tra vari livelli istituzionali, valorizzazione dell’alternanza Scuola Lavoro, attraverso le Doti, politiche di rafforzamento dell’orientamento post obbligo in relazione al mercato del lavoro. 2) Contrattazione: creazione del Crel, che svolga il ruolo di luogo concertativo delle politiche del lavoro, di osservatorio per la contrattazione, di facilitatore della contrattazione di secondo livello, soprattutto territoriale, di certificatore contrattuale, di ente concertativo per realizzare politiche di welfare regionali, di politiche di previdenza integrativa regionale e di politiche di microcredito per piccole imprese e start up. 3) Trasporti e mobilità: la politica di integrazione tra trasporto su ferro e trasporto su gomma deve essere prioritaria, aprendo una riflessione sulla legge 6 del 2012 che regola il trasporto pubblico in Lombardia e che ha scontato molte difficoltà nella sua attuazione. Determinante chiarire la situazione di Trenord, ancora caratterizzata da una sorta di “gestione duale” dell’assetto societario che vede il 50% di proprietà di Fnm e il 50% del Gruppo Fs e che influisce negativamente sulla gestione del servizio 4) Evoluzione del sistema socio-sanitario: la riforma sanitaria sta facendo fatica soprattutto sugli organici e di conseguenza sui servizi. Occorre creare le condizioni per un maggiore coinvolgimento dei MMG (medici di medicina generale) per la presa in carico, che eviti il sovraffollamento dei pronto soccorso e un’adeguata politica di assunzione di personale medico, non medico e tecnico finalizzata a consolidare la qualità del servizio pubblico e privato accreditato.