Stati Generali della mobilità: le risposte

Milano – Oggi a Milano, presso Confcommercio, gli “Stati generali della mobilità”, evento organizzato da Federmotorizzazione (Federazione nazionale aderente a Confcommercio-Mobilità) in collaborazione con Assomobilità. L’occasione unica per fare il punto sugli attuali e futuri scenari della mobilità e sull’impegno del settore automotive per far fronte alle sempre più stringenti regole in fatto di ambiente e sicurezza. “Entro il 2030 – afferma il managing director Giacomo Mori – i veicoli elettrici ed ibridi rappresenteranno il 40% del mercato europeo. Nel settore automobilistico mondiale l’elettrificazione sta decollando, anche se l’autonomia elettrica media cresce lentamente”. Si commenteranno anche le ultime rilevazioni dell’Automotive Electrification Index (un indice trimestrale di misurazione della reale penetrazione dei veicoli elettrici), secondo cui l’autonomia totale di tutti veicoli elettrici venduti è aumentata di oltre 6 volte, passando dai 7,3 milioni di chilometri del primo trimestre 2013 ai circa 47,5 del secondo trimestre 2017. Allo stesso tempo, il livello di elettrificazione della gamma di veicoli venduti non ha però tenuto il passo, essendo poco più che quintuplicato, dallo 0,08% allo 0,43%. Simonpaolo Buongiardino, presidente di Federmotorizzazione, spiega: “Il peso fiscale dell’auto, si parla di 73 miliardi l’anno, gli automobilisti sono la categoria più tartassata in assoluto. Il 40% viene dall’iva e dall’accisa sul carburante. D’altra parte è necessario affrontare i problemi della mobilità, indispensabile per le persone e per le merci. Ciò che serve è che venga disegnato uno scenario possibile verso il quale andare, ci vogliono motori più efficienti con consumi minori, carburanti biocompatibili, provenienti da fonti rinnovabili. Serve una strategia per capire se la risposta è l’energia elettrica ma con quale arco temporale. In Europa oggi circola l’1% di veicoli completamente elettrici. Se dovessimo andare in questa direzione, lo Stato come recupera i miliardi di fiscalità che oggi incassa dai derivati del petrolio? Non c’è una strada tracciata ma un insieme di iniziative. Difficile mettere assieme soluzioni per contrastare tutte le forme di inquinanti”.