Asstel: Pietro Guindani nuovo presidente

Roma – L’Assemblea di Asstel ha eletto gli organi direttivi che guideranno la rappresentanza confindustriale della filiera delle Telecomunicazioni per il biennio 2018-19. Il nuovo presidente è Pietro Guindani, attuale presidente di Vodafone Italia, che sarà coadiuvato da un Consiglio di Presidenza composto da Andrea Antonelli presidente Almaviva Contact, Aldo Bisio AD Vodafone Italia, Andrea Bono AD BT Italia, Alberto Calcagno ADFastweb, Massimo Canturi AD Comdata, Amos Genish AD Tim, Jeffrey Hedberg AD Wind Tre, Federico Rigoni presidente e AD Ericsson Telecomunicazioni, Elisabetta Ripa AD Open Fiber. Pietro Guindani, chiamato alla presidenza di Asstel per la seconda volta (il suo primo mandato ha riguardato il periodo 2004-2009) ha commentato: “L’industria delle telecomunicazioni è il motore dell’innovazione digitale che sta trasformando l’economia e la società. Il ruolo di Asstel è quello di promuovere un modello di sviluppo del settore che massimizzi il potenziale di crescita della trasformazione digitale a beneficio di tutti. La diffusione delle reti 4G, 5G ed in fibra consente di offrire servizi dati innovativi, quali i servizi IoT, M2M, nonché i correlati servizi di “cloud computing” e di “digital analytics”, in grado di trasformare virtualmente tutti i settori dell’industria e dei servizi. La diffusione delle reti a banda ultra-larga consentirà lo sviluppo sempre più pervasivo di innovativi modelli di business nel settore dei media, dei contenuti audiovisivi e della formazione del capitale umano. La trasformazione digitale dei processi arricchirà le opportunità di servizio ai clienti, al tempo stesso conseguendo più elevati livelli di efficienza. L’impegno di Asstel sarà quello di promuovere presso le Istituzioni un contesto di regole adatto al dispiegarsi del potenziale di crescita del settore, a sostegno della competitività delle imprese, dello sviluppo del capitale umano, dell’inclusione sociale e della sicurezza”. La filiera Telecomunicazioni conta 130.000 addetti, per un volume totale di ricavi di 42,6 miliardi di euro (2016); gli investimenti degli operatori sono dell’ordine di 6,5 miliardi di euro l’anno, con un’incidenza sui ricavi pari al 20%.