HOMI-Doxa: quando è più bello lavorare a casa

Milano – Un italiano su 3 è solito lavorare anche da casa. Parola di Doxa, ideatrice delle ricerche di mercato in Italia, che in occasione della presentazione di HOMI 2018 lancia l’osservatorio permanente sugli stili di vita abitativi degli italiani. E anticipa alcuni trend destinati a rivoluzionare la vita (e le case) di tutti noi. A cominciare dalla fruizione stessa dell’abitazione, sempre più polifunzionale e volta a interpretare al meglio le esigenze molteplici e differenziate di tutti i membri della famiglia. “È la casa a ciclo continuo che affianca alla funzione classica di cura e riposo quella produttiva e lavorativa sempre più diffusa tra tutte le classi d’età” interviene Paola Caniglia, Retail & Crowdsourcing Head of Department di Doxa. E specifica: “Oggi le nostre case sono sempre più “vissute” e presidiate durante l’intero arco della giornata. Anche da una percentuale crescente di popolazione attiva. E la tendenza è in forte crescita”. Era il 1949 quando Doxa lanciò la prima ricerca di mercato sulla casa degli italiani. Scoprendo che il 96,8% delle famiglie non possedevano la ghiacciaia elettrica (ossia il frigorifero!), l’88,8% non avevano i termosifoni e, ancora, il 73,4% erano senza il bagno in casa. Era il Dopoguerra, certo, per terra c’erano ancora le macerie dei bombardamenti, il cibo bastava giusto per sfamarsi e la spesa più urgente era per l’abbigliamento. Ma la casa, pur senza comfort alcuno, era il rifugio per eccellenza. «E lo è ancora oggi» riprende Caniglia. E cita un dato su tutti: «Il 75% degli italiani la considera “in cima alle priorità” o comunque “molto importante”». Ed è proprio da questa consapevolezza che nasce l’osservatorio permanente di Doxa. Obiettivo: entrare nelle case degli italiani, capire come le scelgono, come le vivono, come le cambiano. –