Milano – Il commento di Massimo Bonini, segretario della Camera del Lavoro, sull’incidente costato la vita a tre operai è amaro: “Oggi non c’è molto da dire. Quando si perde le vita al lavoro e non si torna a casa la sera dalle proprie famiglie. Il nostro pensiero va a loro. Colpisce che nella Milano del lavoro, scintillante, innovativa, dinamica, digitale queste tragedie possano accadere. In questa orgia modernista e retorica molti credono che gli operai si siano estinti e poi nel mezzo di una tragedia si scopre che non è così. Rimane tutta l’amarezza di questa epoca in cui si sono spacciati i diritti dei lavoratori, compresi quelli sul lavoro sicuro, come una rottura di scatole ed un impedimento all’innovazione. Quando arrivano le tragedie ci si chiede come mai. Il sindacato è lì tutti giorni a far valere questi diritti, spesso in silenzio, inascoltato visto come un fastidio quando ai tavoli di trattativa pone i problemi e vorrebbe risolverli proprio sui temi della sicurezza. E il sindacato non mollerà mai su questi temi. I nostri funzionari continueranno incessantemente ogni giorno a porre al primo posto la sicurezza del lavoro quando entrano nelle aziende. Nonostante tutto e tutti senza fermarsi di fronte alle reazioni infastidite. Bisogna pensare a come invertire questa rotta tragica. Perchè fra i tanti record che Milano batte non può certo vantarsi di avere il più alto numero di infortuni. Bisogna che anche le associazioni imprenditoriali prendano atto d questo e mettano in campo insieme a noi un piano straordinario di interventi e prevenzione. Non c’è più tempo.”