Imprese, Cerved: tessuto imprenditoriale lombardo sempre più solido (2)

Milano – A livello settoriale, l’industria risulta essere il settore con una percentuale più alta di imprese in sicurezza mentre le costruzioni sono il settore con più imprese a rischio. Nonostante questi segnali positivi, accompagnati da un ulteriore calo registrato nel numero delle procedure fallimentari (1.327 nel primo semestre 2017, -13,4% rispetto allo stesso periodo del 2016) e nella riduzione sia dello stock delle sofferenze sia del flusso delle nuove sofferenze, permangono indicatori che evidenziano delle difficoltà non del tutto superate. Infatti, sebbene nel secondo trimestre del 2017 l’andamento dei prestiti alle imprese si confermi stabile (230,2 miliardi di euro), se rapportato allo stesso periodo dell’anno precedente mostra una contrazione del -2,1%, con la positiva eccezione del settore industria (+0,5%). Questo in sintesi è il quadro che emerge dalla nuova edizione dell’Osservatorio Credito e rischio delle imprese – La Lombardia a confronto con Emilia Romagna, Veneto e Piemonte relativo al secondo trimestre 2017 redatto da Assolombarda e Cerved. “Dagli ultimi dati economici emerge un consolidamento dell’economia lombarda – sottolinea Renato Carli, Presidente Gruppo Tecnico Credito e Finanza Assolombarda e delegato al Tavolo Banche –. Infatti la fiducia del manifatturiero sale ai massimi dal pre crisi a Milano, Lodi, Monza e Brianza; l’export lombardo cresce del +6,8% nel secondo trimestre del 2017 e, nel terzo, il tasso di occupazione sale al 66,7% in Lombardia e, in parallelo, quello di disoccupazione scende al 6,3%. In un contesto così favorevole, i prestiti alle imprese registrano una nuova contrazione del -2,1% del totale economia (industria, servizi e costruzioni), ritardando ulteriormente il recupero dei livelli pre-crisi. Ma se guardiamo solo all’industria, la Lombardia risulta l’unica regione con segno positivo in termini di prestiti. D’altro canto il credito resta ancora uno dei nodi su cui lavorare, oltre al fatto di rendere i canali paralleli al sistema bancario sempre più attraenti, semplici e fruibili dalle imprese che, in uno scenario in continua evoluzione, dovranno orientare le proprie scelte di finanziamento anche verso strumenti e operatori non bancari”. “La prima parte dell’anno ha visto la conferma e il consolidamento delle tendenze in atto, come la contrazione dei fallimenti, quella delle sofferenze e il rafforzamento dei profili di rischio delle imprese. Oggi la Lombardia è la regione con il tessuto imprenditoriale più solido. – commenta Marco Nespolo, Amministratore Delegato di Cerved – Nonostante i segnali positivi che mostrano come le imprese siano sulla strada giusta per capitalizzare ulteriormente l’uscita dalla crisi, alcuni indicatori continuano a mostrare segnali di debolezza. È il caso dei prestiti: è importante per il futuro lavorare attivamente per ampliare l’offerta del settore finanziario promuovendo l’accesso al credito alle piccole imprese, che ancora oggi fanno poco ricorso a risorse finanziarie esterne, per sostenerne la crescita.” Nel secondo trimestre del 2017, l’ammontare complessivo dei prestiti alle imprese lombarde è rimasto stabile a 230,2 miliardi di euro, confermando così il valore del trimestre precedente, mantenendosi però a un livello sensibilmente lontano dal picco massimo registrato nel terzo trimestre 2011.