Smog, Legambiente: in Lombardia fuorilegge 1 giorno su 4 nel 2017

Milano – Un anno grigio per la qualità dell’aria in Lombardia. E’ quanto emerge dai dati di Legambiente Lombardia secondo cui l’anno che si e’ chiuso ha fatto registrare un “chiaro peggioramento dei dati di inquinamento dell’aria rispetto al 2016”. In tutti i capoluoghi, tranne Monza, le concentrazioni medie di PM10 sono cresciute, complici sia la minor piovosita’, registrata soprattutto nelle localita’ della bassa Padana, sia il generalizzato aumento del traffico veicolare. “Su un periodo piu’ lungo, invece, i dati mostrano una tendenza al rallentamento del trend positivo in corso da decenni: la riduzione delle concentrazioni medie ha infatti lasciato il posto ad una stabilizzazione dei valori nell’ultimo quinquennio. Segno che, probabilmente, si sta esaurendo l’effetto del miglioramento delle motorizzazioni, in particolare per quanto riguarda i diesel, maggiori contribuenti allo smog urbano, per i quali la differenza in emissioni tra le immatricolazioni piu’ recenti e la media del parco circolante appare sempre meno rilevante”. Secondo Legambiente “ne’ il piano regionale (PRIA), ne’ l’accordo antismog delle regioni padane, stanno dando risultati differenti da quelli attesi in base alle tendenze di lungo periodo. Non e’ solo il traffico la fonte di inquinamento da chiamare in causa se, come registrato quest’anno, il record di citta’ piu’ inquinata spetta a Cremona: la cittadina padana non e’ esente da emissioni da traffico, industria e impianti termici, ma sicuramente pesa molto il contributo delle emissioni agrozootecniche, da cui dipende gran parte della formazione di particolato secondario che aleggia sulla Pianura Padana”.