Confesercenti: saldi, 150 euro a persona (2)

Milano – Quest’anno sarà particolarmente alto lo sconto medio di partenza: il 56% dei negozi partirà con il 30%, mentre il resto praticherà riduzioni iniziali ancora più sostanziose, comprese tra il 40 ed il 50% del prezzo di cartellino. Riduzioni più sostanziose del normale per sopperire ad un anno che, per il commercio moda, è stato ancora fiacco. Il 22% dei negozianti ha registrato durante l’anno una flessione delle vendite sull’anno precedente, contro un 18% che le ha viste crescere. Per sei negozi su dieci, invece, sono rimaste sostanzialmente stabili sullo scorso anno. E ancora molto lontane, dunque, dai livelli pre-crisi. Lo stato di persistente sofferenza del settore risulta evidente dalle tante chiusure registrate durante l’anno: secondo le stime dell’Osservatorio Confesercenti, Le imprese del settore tessile, abbigliamento, pelli, cuoio e calzature nel 2017 sono diminuite rispetto al 2016 dell’1,9%, pari appunto a 2.406 imprese. Tra le regioni la diminuzione più forte si registra in Piemonte (-3,2%), Trentino A.A. (-3,4%), Umbria (-4,2%) e Valle d’Aosta (-6,9%). Più contenuti i cali di imprese del Lazio (-1,1%) e della Campania (-0,9%). Tra le province, la maglia nera va a Terni, dove la diminuzione di negozi di moda tocca il -8,5%. Seguono la provincia d’Aosta (-6,9%), Pavia (-5,2%) e Padova (-4,9%).