Lavoro: il 13% delle strat up innovative nasce grazie al Comune (2)

Milano – Delle 491 nuove realtà imprenditoriali censite dal Comune di Milano il 40% opera nei servizi, il 34% nel commercio, il 12% nell’industria e artigianato, il 13% altro e solo l’1% nell’agricoltura e nel settore ittico. Significativo il tasso di sopravvivenza che a cinque anni fa segnare una media del 93% con complessivi 1.431 soggetti fondatori e 2.254 addetti. A sottolineare l’efficacia delle politiche attive di sostegno all’impresa attuate in questi anni significativo notare come più di 1 su 10 nell’innovazione tecnologica è nata grazie all’impegno dell’Amministrazione. Per queste 157 realtà il tasso di sopravvivenza a 5 anni è del 98%, superiore del 3% al livello nazionale del 95%, come riportato nell’ultimo report del Mise di febbraio 2016.La forma giuridica più adottata è quella della s.r.l. (91%), seguita da s.r.l.s. (6%) e da società di persone (3%). Queste aziende che grazie al web e all’innovazione tecnologica propongono prodotti e servizi, per il 58% si rivolgono al mondo dell’industria e artigianato, per il 25% al commercio, per il 10% ai servizi, il 5% non classificate e il 2% riguardano le nuove frontiere dell’agricoltura idroponica e allevamenti ittici. Al contrario delle aziende tradizionali, in queste realtà i soci fondatori, 806, sono circa il doppio rispetto agli occupati, 412, segno che c’è un ritorno all’impegno in prima persona nel progetto imprenditoriale. Dalle prime analisi sul fatturato per l’anno 2016, condotte su un campione di 111 aziende su 157, è risultato un totale di oltre 17milioni di euro a fronte di un investimento di circa 3milioni da parte dell’Amministrazione. La presentazione della ricerca è stata anche l’occasione per illustrare alla stampa ulteriori 15 progetti di impresa che nati nelle periferie delle città nei prossimi mesi, grazie al bando Startupper che contando su risorse pari a 1.5 milioni ha selezionato 30 progetti d’impresa (19 già realizzati nel 2016) selezionati tra le oltre 70 richieste pervenute all’Amministrazione. I progetti che spaziano dalla ristorazione innovativa a quella rivisitata, passando dall’artigianato hi-tech sino ai servizi alla persona e all’ospitalità con la nascita di un Boutique Hostel. Progetti che potranno contare su un finanziamento dell’Amministrazione pari al 50% dell’investimento (fino a un massimo di 50mila euro, 25% a fondo perduto e 25% a un tasso agevolato dello 0,5%), volto a coprire le spese come ad esempio il rinnovo dei locali, i canoni di locazione, l’acquisto di software gestionali, le spese sostenute per la comunicazione o per il pagamento delle utenze. Per i progetti che abbiano necessità di una facilitazione di accesso al credito per il restante 50% delle spese sarà possibile richiedere l’utilizzo del Fondo di Garanzia che consentirà alle imprese di essere facilitate nell’accesso a un ulteriore finanziamento bancario.