ANCMA: ok Piano generale mobilità ciclistica

Milano – La Commissione Lavori Pubblici del Senato ha approvato, in via definitiva, il disegno di legge n.2977 sullo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica. Il provvedimento diventato legge introduce nel nostro ordinamento il Piano generale della mobilità ciclistica, che disciplina lo sviluppo della mobilità su due ruote a livello urbano, regionale e nazionale, attraverso l’individuazione delle ciclovie che costituiscono la rete ciclabile nazionale “Bicitalia”, misure per la sicurezza dei ciclisti, per l’accesso a parcheggi, stazioni ferroviarie e aeroporti e l’introduzione dei “biciplan”, piani di mobilità ciclistica che dovranno essere redatti dai Comuni. Confindustria ANCMA – insieme a FIAB, FCI e tante altre associazioni del mondo bici – aveva in più occasioni sottolineato l’importanza di un provvedimento che – per la prima volta in Italia – getta le basi per uno sviluppo organico e pianificato della mobilità ciclistica sulle nostre strade. Dal punto di vista industriale, la bicicletta ha un forte radicamento nel territorio nazionale. Le aziende italiane producono un fatturato di 1 miliardo di euro e danno lavoro a 12 mila addetti. La bilancia commerciale del settore è in attivo per 66 milioni di euro, a testimoniare una vocazione della bici italiana ai mercati internazionali. In particolare, il segmento delle e-bike rispecchia un crescente interesse degli utenti finali per un prodotto innovativo e versatile: nel 2016 sono state commercializzate 120 mila biciclette a pedalata assistita, pari a un incremento del 120% rispetto all’anno precedente. Anche il mercato delle biciclette tradizionali, nell’ultimo biennio, è cresciuto del 2%. “La bicicletta – dichiara Andrea dell’Orto, presidente di Confindustria ANCMA – è sempre più al centro del dibattito pubblico sulla mobilità e offre il contributo più evidente agli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’Unione Europea e recentemente recepiti dal nostro Paese attraverso la Strategie Energetica Nazionale. Grazie alle due ruote l’industria italiana può offrire un significativo contributo all’economia del Paese e alla sostenibilità ambientale dei trasporti. Nella prossima legislatura ci aspettiamo che Governo e Parlamento diano continuità al lavoro intrapreso a favore della bicicletta e mettano anche in campo misure concrete per lo sviluppo della mobilità a 360°”.