Uber è servizio taxi e non una piattaforma digitale (2)

Roma – Secondo i giudici di Lussemburgo, Uber non si limita all’intermediazione, ma “crea un’offerta di servizi di trasporto urbano”, resi accessibili con strumenti informatici e di cui organizza il funzionamento generale a favore delle persone che intendono avvalersi di tale offerta per uno spostamento in area urbana. Inoltre, per la Corte Ue, Uber esercita “un’influenza determinante sulle condizioni della prestazione dei conducenti”, mentre l’applicazione fornita “e’ indispensabile sia per i conducenti sia per le persone che intendono effettuare uno spostamento in area urbana”. Di conseguenza, il servizio di intermediazione di Uber “deve essere considerato parte integrante di un servizio complessivo in cui l’elemento principale e’ un servizio di trasporto”, ha detto la Corte Ue. Per i giudici di Lussemburgo, gli Stati membri sono dunque liberi di “disciplinare le condizioni di prestazione” del servizio offerto da Uber.