Uber: Cgil, sentenza significativa per diritti lavoratori

Roma – “Una decisione significativa, che premia l’impegno del sindacato europeo e della Cgil affinché in Europa vengano definiti diritti e tutele per i lavoratori delle piattaforme digitali”. Così Fausto Durante, responsabile delle politiche europee e internazionali della Cgil, commenta la sentenza della Corte di giustizia Ue con cui viene stabilito che Uber non è un’applicazione per smartphone, ma un vero e proprio fornitore di servizi di trasporto. Per il dirigente sindacale “l’azienda deve agire nel quadro delle regole e delle condizioni che ciascuno degli Stati membri dell’Ue stabilisce per il settore dei trasporti. Tra i doveri, quindi, vi è anche quello di rispettare i diritti del lavoro”. “Auspichiamo – prosegue Durante – che Uber, insieme ai sindacati dei Paesi in cui opera, definisca accordi per stabilire il giusto salario e le condizioni di lavoro dei suoi operatori”. “Inoltre – aggiunge – chiediamo che i principi del ‘Pilastro europeo dei diritti sociali’, approvato poco più di un mese fa nel vertice di Göteborg, siano incorporati nel quadro giuridico europeo, e che veda presto la luce la direttiva sui ‘Written Statement’ sulla forma scritta dei contratti di lavoro. Una direttiva che – conclude Durante – dovrà dare copertura e garanzie anche ai lavoratori delle piattaforme, ai parasubordinati e agli autonomi”.