Casa-Periferie: Galvagni (Cisl), ora da Governo e Comune un salto di qualità

Milano – “La riunione in programma domani in Prefettura per affrontare il nodo sicurezza nei quartieri popolari di Milano deve essere affrontato con serietà e determinazione, come spesso il ministro Minniti ci ha dimostrato di saper fare”, dice il segretario della Cisl di Milano Danilo Galvagni. “La scadenza elettorale ravvicinata potrebbe indure ad una ormai logora parata di buone intenzione, destinate a rimanere tali. Per garantire sicurezza nei tanti quartieri abbandonati dallo Stato occorrono scelte precise. Servono ingenti risorse per ricostruire e risanare intere zone della città e del suo hinterland (vedi San Siro, la zona Corvetto o Corsico) ma anche unità d’intenti tra le due aziende, MM e Aler, che gestiscono il patrimonio immobiliare pubblico, una comunale e l’altra regionale. E’ necessario anche un atteggiamento molto più concreto con gli occupanti incolpevoli. Quelli che non riescono a pagare l’affitto perché in condizioni di indigenza. Il comune – attraverso il suo assessore di riferimento – ha spiegato che non servono nuove case popolari perché ci sono tanti appartamenti privati sfitti. Ragionamento risibile. Ora, anche per garantire sicurezza e decoro in periferie da troppo tempo abbandonate, occorre un salto di qualità. E bisogna mettere il comune di Milano in condizione di agire perchè le risorse appostate dall’amministrazione comunale sono insufficienti a causa anche delle dinamiche imposte dal Governo agli enti locali. Se lo Stato c’è batta un colpo, se il Comune decide di andare oltre l’ordinaria amministrazione e i proclami è arrivato il momento di dimostrarlo”, conclude Galvagni.