Iran: scambi da 600 milioni per la Lombardia

Iran: scambi da 600 milioni per la Lombardia
Milano – Promos, Azienda Speciale per le Attività Internazionali della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi, offre alle imprese lombarde del settore food e macchinari foodtech, l’opportunità di scoprire le potenzialità del mercato iraniano. L’occasione è il corso executive organizzato da Nibi il prossimo 5 dicembre, ore 9.45, in via Meravigli 7. Alle aziende del settore che parteciperanno verrà anche presentato un progetto di internazionalizzazione sviluppare business nel mercato iraniano. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Unioncamere Lombardia e Regione Lombardia. Boom dell’interscambio lombardo con l’Iran, +68% in un anno. Secondo l’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi su dati Istat al secondo trimestre 2017 e 2016, nei primi sei mesi del 2017 l’interscambio con il Paese medio-orientale raggiunge quasi i 600 milioni di euro su 2,4 miliardi in Italia, 241 milioni in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di 276 milioni di import, in particolare prodotti dell’estrazione (238 milioni), e 318 milioni di export (soprattutto macchinari, 180 milioni). Tra i territori, prima è Pavia con un import-export di 245 milioni di euro (era di 4 milioni lo scorso anno), seguita da Milano con 147 milioni (+41%) e Monza e Brianza con 46 milioni. In un anno, oltre a Pavia che vede l’import passare da 0 a 238 milioni di euro, crescono per importazioni Varese (+781%) e Cremona (+129%) che è anche prima per crescita dell’export (+555%) seguita da Lodi (+223%). 1,5 miliardi di import e 850 milioni di export, è questo il valore degli scambi tra Iran e Italia nei primi sei mesi del 2017 che crescono del 178% rispetto allo stesso periodo del 2016. La Lombardia è la prima regione con 594 milioni di euro (24,8% nazionale) seguita da Sardegna (506 milioni, 21%) e Sicilia (458 milioni, 19%). Vengono poi Emilia Romagna e Toscana. Boom dell’import tra 2016 e 2017 per Puglia (da poco più di mezzo milione a 117 milioni di euro) e Sicilia (da 5,7 a 456 milioni) mentre per export crescono soprattutto Toscana (+133%) e Molise (+127%). Si importa soprattutto petrolio e gas naturale (1,4 miliardi), si esportano macchinari (470 milioni) e chimica (72 milioni).