Pensioni: la Cgil domani in piazza

Milano – Domani protesta in cinque piazze, Roma, Torino, Bari, Cagliari e Palermo, “per cambiare il sistema previdenziale” e “per sostenere sviluppo e occupazione” e “garantire futuro ai giovani” della Cgil. L’intervento conclusivo di Susanna Camusso è previsto per le 12,30. “Per cambiare il sistema previdenziale, per sostenere sviluppo e occupazione, per garantire futuro ai giovani”. Questi i motivi al centro della mobilitazione nazionale di domani. Sono cinque le manifestazioni organizzate dalla Confederazione con lo slogan “Pensioni, i conti non tornano!”. A Torino, dove arriveranno i manifestanti della Lombardia, il concentramento è previsto alle ore 9.30 a Porta Susa e si arriverà in piazza San Carlo. A concludere tutte le iniziative sarà il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, che alle ore 12.30 prenderà la parola dal palco della Capitale, in collegamento video con le altre città. Le rivendicazioni per le quali si scenderà in piazza, come si legge nel volantino, sono “bloccare l’innalzamento illimitato dei requisiti per andare in pensione, garantire un lavoro dignitoso e un futuro previdenziale ai giovani, superare la disparità di genere e riconoscere il lavoro di cura, garantire una maggiore libertà di scelta ai lavoratori su quando andare in pensione”. E ancora, “favorire l’accesso alla previdenza integrativa” e “garantire un’effettiva rivalutazione delle pensioni”. Ma le motivazioni della mobilitazione non si fermano alla previdenza, il sindacato di corso d’Italia chiede anche di “cambiare la legge di bilancio per sostenere lo sviluppo e l’occupazione”, di “estendere gli ammortizzatori sociali”, di “garantire a tutti il diritto alla salute” e di “rinnovare i contratti pubblici”.