Cgil-Lombardia: Stati generali, Elena Lattuada, integrare e innovare

Brescia – Conclusa oggi a Brescia, con l’intervento del segretario generale della Cgil Susanna Camusso – che centinaia di lavoratori e lavoratrici hanno potuto ascoltare con altoparlanti predisposti all’esterno della Camera di Commercio – la riunione degli Stati Generali della Cgil Lombardia. Al centro delle tre giornate, una riflessione comune su come integrare, innovare, sperimentare progetti per tutelare di piu’ e meglio chi lavora. Come funzionano, come si possono sviluppare e in quale direzione le strutture che nelle sedi Cgil erogano i servizi di tutela individuale, dal Patronato ai servizi fiscali e agli uffici vertenze? Il sindacato sta cercando risposte nuove. Elena Lattuada, aprendo l’ultima giornata degli stati generali, di fronte a un’affollatissima platea di donne e uomini che operano nei servizi di tutela individuale nelle sedi della Cgil, ha voluto ricordare due fatti “che non ci piacciono”: il primo, quello accaduto a Como, con la provocazione fascista e revanscista contro una rete di associazioni, di cui fa parte anche la Cgil, che si occupa di accoglienza dei migranti. Come atto di condanna, Elena Lattuada ha proposto all’assemblea di assumere una presa di posizione da diffondere in tutti i luoghi di lavoro, per dire chiaramente che “non passeranno, che noi non torniamo indietro sul terreno della difesa dei diritti di tutti”. Il secondo fatto che “non ci piace” ha proseguito Lattuada, e’ la vicenda di Marica Ricutti, la mamma licenziata da Ikea per non aver accettato gli orari imposti dalla multinazionale svedese, che si fregia di rispettare i diritti delle donne e lascia a casa una donna separata con due figli, di cui uno con seri problemi di salute. A lei l’assemblea ha riservato un caldo applauso di solidarietà e di sostegno. Non avremmo immaginato, ha ripreso il segretario della Cgil Lombardia, quando abbiamo organizzato gli stati generali, che solo a un giorno di distanza avremmo avuto un grande appuntamento di mobilitazione come quello di sabato prossimo. Da quelle manifestazioni partirà un duplice messaggio, al governo, perché sia chiara la nostra volontà di mantenere aperto il confronto sulla previdenza, e a Cisl e Uil per ribadire che noi abbiamo lavorato per mesi sulla base di una piattaforma unitaria che rappresentava un punto di equilibrio nel rapporto con le persone”. In queste tre giornate – ha poi proseguito entrando nel merito dei temi al centro degli Stati generali – col gruppo dirigente lombardo abbiamo provato a coniugare lo slogan “integrare, innovare e sviluppare i progetti per tutelare di più”. “Oggi chi entra nelle nostre sedi ci chiede di prendere in carico i propri problemi, spesso di fronte a un disagio profondo e all’incertezza delle regole, ma anche riconoscendo le capacita’ di chi lavora nei nostri servizi. Un valore da preservare e da migliorare. Dovendo definire in tre parole cosa abbiamo fatto in questi anni di crisi, Elena Lattuada nel suo intervento sceglie queste: “abbiamo contrattato, accolto, affermato i diritti”. “La Cgil non sara’ mai un’organizzazione degli iscritti: siamo e vogliamo continuare ad essere per tutte e tutti un’organizzazione sociale di rappresentanza, ma chi ha la tessera della Cgil deve veder riconosciuto un proprio diritto non solo nelle scelte, ma anche in una possibilità “privilegiata” di accedere al nostro sistema di tutele”. “Per noi integrazione vuol dire coscienza di essere donne e uomini che lavorano allo stesso scopo e con pari dignità. In tutta la Lombardia i dipendenti Cgil sono circa 1800, due terzi dei quali sono apparati politici, mentre un terzo e’ impiegato nelle tutele individuali. Nella crisi, il carico di lavoro e’ aumentato per tutti, e tutti ci siamo fatti carico della sofferenza diffusa delle persone, soprattutto chi opera nel sistema di tutele individuali. Per questo, ha preannunciato il segretario Cgil Lombardia, faremo una ricognizione di quello che c’e’ e delle condizioni di lavoro di chi opera nei servizi, riconoscendo al meglio ruoli e funzioni di chi oggi svolge un grande lavoro di qualità”.