Imprese: Istat, 14.007 le estere in Italia nel 2015, primato Usa

Roma – Nel 2015 le multinazionali consolidano il contributo positivo alla crescita del sistema produttivo italiano, rafforzandone la prospettiva di crescente apertura e integrazione internazionale. Le imprese a controllo estero in Italia sono 14.007 (+438, con quasi 6 miliardi di fatturato in più rispetto al 2014), le controllate italiane all’estero ammontano invece a 22.796 (+408 unità e +13 miliardi di fatturato all’estero). L’ampliamento della presenza delle multinazionali estere in Italia risente positivamente di alcune importanti acquisizioni di imprese a controllo nazionale anche di tipo multinazionale, mentre l’espansione all’estero delle multinazionali italiane è stata trainata soprattutto dalla crescita di unità già presenti nel 2014. Le multinazionali estere registrano in Italia una forte crescita del valore aggiunto (+7,6% rispetto al 2014) e della spesa in Ricerca e sviluppo (+9,2%). Contribuiscono, inoltre, per oltre un quarto all’export nazionale di merci (26,1%) e per il 45% agli acquisti di merci sui mercati internazionali. Le multinazionali italiane confermano la loro presenza all’estero in 173 paesi, mostrando un notevole dinamismo. Il settore manifatturiero, con il 30,3% delle controllate italiane all’estero e il 52,1% degli addetti, mette a segno un +5,9% su anno per il fatturato e un +18,8% del fatturato al netto degli acquisti in beni e servizi. Le imprese a controllo estero mostrano, in media, una performance migliore di quelle a controllo nazionale residenti in Italia, anche con riferimento alle grandi imprese (250 addetti ed oltre): la produttività del lavoro è pari, rispettivamente, a 73,8 mila e 59,5 mila euro. Gli Stati Uniti sono il paese con il più elevato numero di imprese a controllo estero in Italia e addetti (2.347 imprese con quasi 279 mila addetti) e conservano il primato anche come principale paese di localizzazione degli investimenti esteri italiani (oltre 142 mila addetti nell’industria e oltre 108 mila nei servizi). Il trasferimento intra-gruppo di conoscenze scientifiche e tecnologiche dall’estero è importante per circa un terzo delle controllate in Italia delle multinazionali estere, con quote più elevate nell’industria (39,3%) rispetto ai servizi (32,2%). Considerevole, seppure non maggioritaria, è la quota di fatturato esportato verso l’Italia dalle controllate estere delle multinazionali italiane nei settori tradizionali del Made in Italy: industrie tessili e abbigliamento (42,6%), fabbricazione di articoli in pelle (37,7%) e fabbricazione di mobili e altre industrie manifatturiere (28,7%) L’espansione all’estero delle multinazionali italiane continua anche nel periodo 2016-2017: il 51,2% ha infatti realizzato o programmato nuovi investimenti di controllo estero.