EMA: A.P.I., sorteggio ennesima beffa

Milano – “Come è possibile che le scelte dell’Unione Europea si decidano con i sorteggi? Come è possibile che i politici che ci rappresentano non prendano una decisione chiara, palese e motivata, ma ci si affidi alla dea bendata?” Così Paolo Galassi, presidente di A.P.I., l’associazione delle piccole e medie industrie che conta in Lombardia 2.500 associate, è intervenuto in merito alla scelta della città che ospiterà EMA. “In Italia c’è stato un grande gioco di squadra, una stretta collaborazione tra imprenditori, Governo, Regione Lombardia e Città di Milano, ma alla fine siamo stati beffati – per l’ennesima volta – da un’Europa che non ha deciso. Un’Europa che molto deve all’Italia, ma dalla quale il nostro Paese ottiene solo bacchettate. Parlo della politica sull’immigrazione, parlo delle dichiarazioni sui conti e sul bilancio. Parlo di scelte che penalizzano l’industria del nostro Paese. A questo punto l’Italia deve prendere consapevolezza che per contare deve incidere sulle scelte. Deve battersi per riacquisire la leadership che spetta al secondo paese manifatturiero europeo, che produce e crea ricchezza. L’Italia deve, finalmente, varare una politica industriale che consenta di competere con gli altri paesi ad armi pari. Perché perdere un indotto di oltre 1,7 miliardi di euro, secondo quanto emerso dalle ultime stime, è una sconfitta che l’Italia non poteva, e non può più, permettersi”.