Confcommercio: le mani della ‘ndrangheta sull’economia lombarda (3)

Milano – La ‘ndrangheta sul territorio lombardo. Le “locali” della ‘ndrangheta (“locale” è la struttura organizzativa degli affiliati) sono concentrate in particolare nella zona ovest della Lombardia: Pavia, Milano, Monza Brianza, Varese, Como e Lecco, ma questo non significa che nelle altre province non vi sia la ‘ndrangheta. E’ numerosa, nei comuni di Milano Città Metropolitana e Monza Brianza la presenza di famiglie della ‘ndrangheta  (fonte: Cross). In particolare nei territori di Milano Città Metropolitana e Monza Brianza, vi sono le condizioni ideali per l’utilizzo e il reimpiego di capitali d’origine illecita. L’economia mafiosa presidia di norma imprese in mercati legali in cui sono richieste una tecnologia non elevata e competenze fondamentalmente esecutive; imprese di media-piccola dimensione che si caratterizzano per una bassa difficoltà gestionale e finanziaria (più sfuggevoli agli organi di controllo). Imprese che applicano le norme e dialogano con la pubblica amministrazione accettando in apparenza la concorrenza. Ma il mafioso conquista anche le imprese “sane”: avvicina i titolari e corrompe i professionisti. Ma può anche capitare che sia l’imprenditore ad esporsi alla contaminazione della ‘ndrangheta per più ragioni: guadagni sicuri, abbattimento dei costi, stare sul mercato in tempi di crisi. Ed è la necessità di risorse finanziarie che apre le porte dell’impresa “sana” ai gruppi criminali.