Confcommercio: le mani della ‘ndrangheta sull’economia lombarda (1)

Milano – Come si calcola la presenza della ‘ndrangheta nell’economia lombarda? Quali sono i settori imprenditoriali che la ‘ndrangheta predilige? In occasione la quinta edizione della giornata nazionale Confcommercio  “Legalità, Mi Piace!”, “Il rapporto mafia e impresa: il caso della ‘ndrangheta nell’economia lombarda” presentato oggi da Confcommercio Milano in collaborazione con Cross (Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano) mette a sistema dati da fonti ufficiali, inchieste e fatti avvenuti, aiutando a meglio comprendere il meccanismo d’infiltrazione del fenomeno mafioso nel nostro territorio. Un indicatore è certamente quello delle aziende che sono state confiscate. Poi, vi sono i cosiddetti “reati spia” per i quali non vi è la certezza assoluta della presenza mafiosa, ma che costituiscono un campanello d’allarme e possono essere ricollegati alla criminalità organizzata. L’indagine prende in esame l’estorsione, l’usura, i reati ambientali come gli incendi. “Il virus mafioso  – afferma Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio Milano – è un pericolo reale e spesso nascosto nella nostra economia ma abbiamo gli anticorpi per combatterlo. In primis il rifiuto del compromesso e il coraggio della denuncia. Gli imprenditori non sono soli. Istituzioni, Forze dell’Ordine e organizzazioni come Confcommercio sono al loro fianco per ascoltarli, difenderli e sostenerli. L’importante è reagire. Il silenzio e la paura sono i migliori alleati della criminalità organizzata”. “L’appuntamento che abbiamo promosso oggi, con il contributo di analisti e magistrati e la testimonianza diretta di imprenditrici e imprenditori che hanno avuto il coraggio di opporsi ai mafiosi  – ricorda Mario Peserico, vicepresidente di Confcommercio Milano per legalità e sicurezza – ha il significato di lanciare un messaggio preciso alle imprese: mai scendere a patti con il crimine organizzato che, in maniera anche insospettabile, si può avvicinare all’impresa. Accettare servizi e offerte che, a prima vista, possono apparire convenienti, è un errore gravissimo. Bisogna sempre tenere alta la guardia e denunciare”. Il dato sullo aziende confiscate è aggiornato a questo novembre (fonte Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata).