Artigianato, presidi regionali davanti alle aziende dei presidenti di Confartigianato e Cna

Milano – Sono oltre 180mila le lavoratrici e i lavoratori lombardi delle imprese artigiane in attesa del rinnovo della parte economica del Contratto collettivo regionale di lavoro, scaduto nel dicembre 2014. Nonostante le ripetute dichiarazioni sull’importanza del ruolo delle lavoratrici e dei lavoratori per lo sviluppo e la crescita delle aziende, le associazioni artigiane lombarde si rifiutano di avviare la trattativa richiesta dai sindacati di categoria. Al presidente di Confartigianato Lombardia, Eugenio Massetti, che nei giorni scorsi ha invitato sindacati e lavoratori ad avere “buonsenso”, Cgil Cisl Uil Lombardia ricordano che per responsabilità delle chiusure datoriali “ancora vanno chiusi i contratti collettivi nazionali del settore – dei quali solo uno è stato rinnovato – mentre i sette contratti collettivi regionali sono tutti in ritardo di tre anni”. “Chi è dunque che dimostra poco buonsenso, facendo venir meno il diritto dei lavoratori ad avere il contratto?” chiedono Cgil Cisl Uil Lombardia, che proseguono: “Il sindacato confederale ha sempre dimostrato grande disponibilità e coerenza nelle proprie scelte, e chiede che anche Confartigianato si mostri all’altezza aprendo la trattativa con le Federazioni di categoria per rinnovare a breve tutti i contratti regionali scaduti”. Per denunciare la gravità della situazione e l’urgenza dell’avvio delle trattative, le Federazioni di categoria Cgil Cisl Uil che rappresentano le lavoratrici e i lavoratori dell’artigianato hanno organizzato iniziative di protesta giovedì 23 novembre con due presidi, dalle ore 7.30 alle 12, davanti alle aziende dei presidenti di Confartigianato, Eugenio Massetti (La Compagnia della Stampa, viale industria 19 Roccafranca – BS) e Cna, Daniele Parolo (Parolo Revisioni autofficina di Via Lario 12 Gallarate VA).