Periferie, aperto l’avviso pubblico per il recupero del quartiere Ponte Lambro (1)

Milano – Concludere i lavori e sviluppare servizi innovativi in periferia per portare a termine l’impresa ambiziosa di ricucire un pezzo di città all’interno del quale è in corso da tempo un significativo processo di riqualificazione urbana. Questa è la sfida che il Comune intende lanciare con la pubblicazione dell’Avviso pubblico per Ponte Lab, con la ricerca di operatori innovativi interessati al recupero, alla valorizzazione e alla gestione dell’immobile mai ultimato di via Guido Ucelli di Nemi, nel quartiere Ponte Lambro. Un processo iniziato, ma poi interrotto, che ora l’Amministrazione comunale, con il supporto di G124, il gruppo di lavoro guidato dal senatore Renzo Piano, si propone di riprendere su nuove basi per portare finalmente a compimento il Laboratorio di Quartiere progettato agli inizi degli anni Duemila, così che possa essere ridisegnato e ridefinito, interpretando in modo originale gli obiettivi dell’Amministrazione. “Si tratta di un’operazione molto significativa – commenta il sindaco di Milano Giuseppe Sala – perché siamo alla ricerca di una vera eccellenza che voglia prendersi cura in modo concreto di una zona periferica della nostra città, un quartiere che da troppo tempo attende di rinascere. L’intenzione dell’Amministrazione è che questo Avviso pubblico, questo modello di lavoro, possa poi essere replicato anche in altri quartieri periferici di Milano”. Interviene anche il senatore Renzo Piano: “Un progetto esemplare da me ispirato anni fa e successivamente sviluppato da Ottavio Di Blasi e da Lamberto Rossi, che rappresenta un esempio concreto e politicamente illuminante su come intervenire sulle periferie in modo efficace. Per il suo carattere esemplare, il progetto ha per me e per il gruppo di lavoro sulle periferie che coordino al Senato, G124, un significato particolare”. Lo spazio si innesta con una passerella di vetro come collegamento orizzontale tra le due stecche di cinque piani di case popolari, costruite negli anni Settanta. Si tratta di 4mila metri quadrati, il 40% dei quali in origine era composto da 31 alloggi, mentre la parte restante era dedicata a spazi multifunzionali per formazione, lavoro e servizi di quartiere (ludoteca, biblioteca, spazio per il portierato). Le opere di trasformazione dell’immobile, prima interamente destinato ad edilizia residenziale pubblica, sono state avviate nel novembre 2011 e si sono interrotte definitivamente nel gennaio 2015 con il fallimento dell’impresa e con uno stato di realizzazione stimato nel 57%. Il quartiere Ponte Lambro è stato oggetto degli interventi di riqualificazione edilizia e infrastrutturale previsti nell’ambito dei Contratti di Quartiere a partire dalla prima metà degli anni Duemila, la maggior parte dei quali è stata portata a termine secondo programma: la manutenzione straordinaria e la ristrutturazione degli stabili Erp sia di proprietà comunale che di Aler, la riqualificazione del Centro civico, del mercato comunale coperto, dell’asilo e della scuola materna, nonché di tutta la viabilità locale e del connesso verde di arredo urbano. Resta da ultimare, appunto, lo spazio del Laboratorio a suo tempo immaginato da Renzo Piano, attivando successivamente un servizio che risponda a tre linee guida: la presenza di giovani, che rendano lo spazio un vivaio di idee e talenti; la compresenza della dimensione formativa, lavorativa e residenziale, anche temporanea; l’avvio di servizi rivolti anche al quartiere. Con l’Avviso pubblico si vogliono, quindi, acquisire proposte di destinazione e utilizzo dell’immobile, sostenibili dal punto di vista economico-gestionale e utili a orientare eventuali successive procedure a evidenza pubblica per l’effettiva assegnazione e concessione dell’immobile.