Canali, lunedì 20 novembre un presidio contro i 134 licenziamenti

Monza-Brianza – L’azienda Canali non è in crisi. È leader nel settore dell’alta moda e l’ultimo anno ha chiuso il bilancio con 8,5 milioni di utili e il margine lordo in crescita. Lo si legge in una nota della RSU Canali, FILCTEM CGIL Monza Brianza, FEMCA CISL Monza Brianza e Lecco: “Dopo un percorso di ristrutturazione condiviso con le Organizzazioni Sindacali FILCTEM CGIL e FEMCA CISL e la RSU che ha visto uscite volontarie e riduzioni di orario con sacrificio delle lavoratrici, l’azienda con atteggiamento incomprensibile e irresponsabile ha aperto una procedura di licenziamento collettivo per chiudere il sito, prevedendo 134 licenziamenti di cui 130 donne. Abbiamo avviato un percorso di sensibilizzazione delle Istituzioni, a partire dai Sindaci della zona, si è svolto un incontro presso la Commissione Attività produttive della Regione Lombardia, il 14 Novembre si è svolto un primo incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico con l’obiettivo di aprire una trattativa per discutere soluzioni condivise finalizzate al mantenimento del sito di Carate e dei livelli occupazionali. L’azienda Canali ha negato l’apertura di un confronto e, a fronte del permanere di questa indisponibilità, abbiamo deciso manifestazione con presidio al quale sono stati invitati i delegati delle RSU e le Segreterie delle Categorie a partecipare con le loro delegazioni al Presidio contro i licenziamenti che si svolgerà: lunedì 20 novembre dalle ore 12.30 alle 14.30 ai cancelli della Canali, Via Lombardia 17 (Sovico).