Milano – Indagine congiunturale di Unioncamere Lombardia: i risultati del terzo trimestre confermano la fase positiva evidenziata dal terziario lombardo nella prima metà dell’anno, dopo un 2016 che aveva invece registrato un rallentamento della ripresa. Per i servizi la variazione di fatturato si conferma su livelli elevati (+2,7%), mentre quella relativa al commercio al dettaglio risulta più limitata (+1,1%) ma in accelerazione rispetto al trimestre scorso. Prosegue il miglioramento delle aspettative degli imprenditori, che sembrano scommettere su una chiusura d’anno in linea con i risultati positivi dei primi nove mesi. Nei servizi tutti i comparti registrano variazioni positive, anche se i servizi alla persona mostrano una crescita piuttosto ridotta (+0,7%) e sembrano aver già esaurito la breve ripresa manifestata tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017. Più rilevante è invece l’incremento per alloggio e ristorazione (+3,4%), comparto che dopo aver riassorbito la “bolla” dovuta a Expo 2015 ha ripreso a crescere e che in questo trimestre beneficia degli ottimi risultati della stagione turistica estiva. Prosegue il trend positivo per il commercio all’ingrosso (+1,6%), che ha registrato incrementi abbastanza costanti negli ultimi tre anni, mentre i servizi alle imprese (+3%), il più grande tra i comparti analizzati, confermano il consolidamento evidenziato nell’ultimo anno raggiungendo così i livelli del 2010. Il recupero complessivo registrato dall’indice del fatturato dei servizi rispetto al minimo di inizio 2013 è di circa 5 punti, lasciando un gap di 2,5 punti da colmare per ritornare ai livelli precedenti alla crisi dei debiti sovrani del 2011-2012. Anche nel commercio il segno positivo è diffuso in tutti i settori, evento che non si verificava dalla seconda metà del 2015 e che rappresenta quindi una conferma della maggiore intensità raggiunta dal processo di ripresa. In particolare gli esercizi specializzati non alimentari, che avevano sostenuto la ripresa nel 2015, evidenziano nuovamente una crescita significativa (+1,8%), mentre i negozi non specializzati, che comprendono la grande distribuzione alimentare, registrano solo un lieve incremento (+0,2%) dopo il risultato rilevante del trimestre scorso; tornano a crescere anche gli esercizi specializzati alimentari (+0,6%), negozi prevalentemente di piccole dimensioni che negli ultimi anni sono stati penalizzati dal processo di ristrutturazione in corso nel settore commerciale. Nonostante l’accelerazione evidenziata, conclude la nota, il ritmo di crescita rimane insufficiente per recuperare in tempi brevi le ingenti perdite causate dalla recessione: l’indice del fatturato del commercio al dettaglio recupera oltre due punti rispetto al minimo toccato tre anni fa, ma risulta ancora molto distante dai livelli pre-crisi.