G7 Salute: conclusione condivisa anche dagli Usa

Milano – Concluso il G7 della Salute di Milano con un accordo siglato anche dagli Usa. “E’ stata raggiunta una conclusione condivisa – conferma la ministra Beatrice Lorenzin – c’è stato un grande lavoro politico ma siamo riusciti a trovare un punto di caduta comune anche con gli Stati Uniti. Hanno accettato l’impatto dei fattori climatici sulla salute delle persone”. Nel documento conclusivo i ministri dicono “che accanto ai recenti miglioramenti nel coordinamento dell’assistenza sanitaria e della salute globale si presentano continue sfide, inclusi i conflitti e le crisi, le disuguaglianze sociali, un ritmo accelerato della globalizzazione ed urbanizzazione, i fattori ambientali, e un incremento dei movimenti e spostamenti di esseri umani. Noi riconosciamo la nostra discussione sull’impatto del clima e dei fattori correlati all’ambiente sulla salute”. Il passaggio chiave della dichiarazione congiunta riconosce “che alcuni fattori correlati all’ambiente contribuiscono ad aumentare i rischi per la salute, come quelli associati a modifiche nei modelli delle malattie infettive, eventi climatici estremi, innalzamento del livello del mare, acidificazione degli oceani, inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, perdita di biodiversità, scarsità di acqua, insicurezza alimentare e malnutrizione, contaminazione degli alimenti e aumento dei flussi migratori”. Il ministro Lorenzin ha commentato: “Non ci sono divisioni di fronte alla salute. È stato un G7 estremamente importante, perché abbiamo cercato di preservare tutti gli elementi che ci uniscono e non quelli che ci dividono. C’è stata una discussione molto serrata nelle ultime ore ma siamo uniti nel dare un messaggio alle popolazioni dei nostri Paesi, così come a quelli sui quali abbiamo influenza, rispetto al fatto che la salute delle persone viene prima di tutto». Nella discussione tra i vari ministri della Salute, “si è ribadita la volontà di mantenere uniti i Paesi che fanno parte del G7, e avere un unico messaggio forte sui temi come cambiamento climatico, salute dei migranti, delle donne e dei bambini, e ricerca sulla resistenza agli antibiotici”.