Lombardia: autonomia, parola a Anci, Upl e Co.Nord

Milano – La Commissione Affari Istituzionali si è confrontata questa mattina con Province e Comuni in vista dell’approvazione di martedì prossimo della proposta di Risoluzione sull’autonomia regionale. Erano presenti i rappresentanti il presidente di Anci Lombardia, Virginio Brivio, il direttore di Upl, Dario Rigamonti, e il presidente di Co.Nord, Andrea Monti. “E’ stato un confronto positivo e costruttivo che ha confermato la bontà del percorso che sta intraprendendo Regione Lombardia – ha detto il Presidente Malvezzi – Tante sollecitazioni sono già contenute nel testo approvato ieri in Commissione, in particolare l’obiettivo di arrivare a una maggior autonomia nella riorganizzazione dei livelli istituzionali per dare nuovo slancio a Comuni e Provice. Verificheremo ora la possibilità di inserire nella Risoluzione ulteriori spunti presenti nel documento che ci è stato consegnato”. Virginio Brivio, che ha affidato alla Commissione una serie di memorie con le richieste degli enti locali, ha precisato che quello di Anci “non è solo un apporto formale, ma una presenza significativa del sistema autonomie anche a nome della città metropolitana. E’ necessario rafforzare il riconoscimento delle autonomie locali come prevede anche l’articolo 5 Costituzione”. Brivio ha rimarcato la necessità di potenziare la competenza regionale in materia di riordinamento degli enti, di lavorare a un rilancio del Cal, dell’essenzialità per la Regione del coordinamento della finanza territoriale. Dario Rigamonti, direttore dell’Unione Province Lombarde, ha espresso seria preoccupazione per lo stato delle Province, auspicando si possa “restituire autonomia organizzativa e finanziaria, soprattutto per garantire funzioni relative a scuole, strade pianificazione del territorio e ambiente”. Andrea Monti, presidente della Co.Nord (Confederazione delle Province e dei Comuni del Nord) ha auspicato un rilancio degli “enti locali martoriati non solo in termini di risorse ma anche da una normativa scomposta, a partire dalla gestione province. A livello finanziario è necessario porre rimedio a paradossi come quello dell’Imu, che viene prelevata dai Comuni e finisce in gran parte a Roma. Sulla erogazione dei fondi per le fusioni presenteremo un documento ad hoc”.