Milano – Domani si terrà dalle ore 10 alle ore 14 il presidio unitario Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil davanti alla Prefettura di Milano. “Proseguiremo nell’azione sindacale intrapresa in queste settimane – si legge in una nota sindacale – per evitare i trasferimenti delle lavoratrici e dei lavoratori di Almaviva della Commessa Eni, terminata il 30 Settembre, dalla sede di Milano alla sede di Rende (Cosenza). Riteniamo inaccettabile il comportamento dell’ Azienda Almaviva, che sta utilizzando strumenti di pressione con la minaccia più o meno esplicita del licenziamento di 65 lavoratori. Che richiede ulteriori e insopportabili sacrifici, lesivi della dignità di chi già da anni vive in condizioni lavorative difficili, con retribuzioni ai minimi tabellari, con contratti part time e nel bisogno perenne di ore di lavoro supplementare e che non è certamente nelle condizioni di trasferirsi ad oltre 1000 km di distanza. La battaglia dei lavoratori e delle lavoratrici di Almaviva, insieme con le Organizzazioni sindacali, è ormai diventata la battaglia di un intero settore, basato sulla compressione del costo del lavoro come unico strumento di concorrenza, con ricadute sociali ormai oltre il limite del sostenibile. Al Prefetto di Milano chiediamo di intervenire su una crisi che coinvolge la vita di 65 famiglie oggi, di chissà quante altre domani, facendo pressioni sul ministero dello Sviluppo economico che nella persona del ministro ha dichiarato una convocazione immediata per cercare soluzioni alternative”.