Milano: in 6 anni 192 mln in contributi di sostegno al reddito

Milano – L’alleanza della città contro la povertà è stata di fatto sancita sabato scorso al termine di una mattinata e di una settimana (“Sostiene Milano”) di confronto tra coloro che in città si occupano di questo tema concretamente. Fondazione Cariplo, Caritas Ambrosiana, Opera San Francesco, Banco Alimentare e Farmaceutico, Casa della Carità, Fondazione Pellegrini e Comune di Milano: tutti hanno rinnovato l’impegno a porre in atto nuovi e più efficaci interventi partendo proprio dalla necessità di agire insieme. E oggi, nella Giornata internazionale contro la povertà, questa alleanza risulta ancora più significativa. Milano negli ultimi sei anni ha investito 192 milioni di euro in contributi di sostegno al reddito, passando dai 18 milioni del 2011 ai 38,5 messi a bilancio quest’anno. Una somma cresciuta negli anni per dare risposta ad una domanda più che triplicata a partire dal 2012. Una situazione che ha reso necessaria l’introduzione di nuove misure considerate più efficaci e mirate. Così a Milano, prima che a livello nazionale, è stata sperimentata la cosiddetta inclusione attiva (con i patti di riscatto sociale nel 2014) poi adottata dal governo attraverso il Sostegno di inclusione attiva (Sia) e il Reddito di inclusione (Rei) che entrerà in vigore dal prossimo gennaio. Con il Rei il Comune raddoppierà il numero dei beneficiari prima raggiunti dal Sia. Sul fronte degli interventi verrà garantito lo stesso livello di servizi e contributi degli scorsi anni rafforzando la presenza di misure contro la grave emarginazione. Grazie ai fondi del Governo e dell’Unione Europea (Pon Inclusione e Pon Metro e Po Fead) pari a 13,6 milioni di euro, il Comune potrà realizzare sia interventi strutturali (riqualificazione di Casa Jannacci e Docce pubbliche) sia potenziamento e incremento dei servizi per i senza dimora. Grazie invece a fondi individuati tra le proprie risorse di bilancio, l’Amministrazione ha avviato il reddito di maternità destinato alle famiglie per l’acquisto di beni e sevizi per i bebè milanesi, attraverso l’utilizzo di una carta elettronica (bebè card).