Maroni: Referendum occasione nuovo regionalismo, nel 2018 oltre il 50%

Milano – “‘Italia, direzione Nord’ mi sembra una sintesi perfetta. Oggi e’ fondamentale legare questi temi. Il titolo della manifestazione riconosce l’eccellenza dei nostri
territori e la nuova stagione che Milano e la Lombardia stanno vivendo e se, come ci auguriamo, al nostro capoluogo verra’ assegnata l’Ema diventeremo davvero la realta’ leader in Europa per la ricerca scientifica e per il futuro della medicina. Ma gia’ oggi siamo un punto di riferimento per tutte le regioni del Paese”. Lo ha detto il presidente della Regione, che oggi insieme al presidente della Regione Liguria, ha partecipato a Milano al
convegno ‘Italia, direzione Nord’, organizzato dalla Fondazione Stelline e dall’Osservatorio Metropolitano. Investire su Milano e la Lombardia, ha osservato il governatore, “vuol dire far crescere anche le Regioni del Sud. Tutti devono avere interesse in questo, per
consentire un effetto ‘traino’ per il resto del Paese. Non e’ un atto di egoismo chiedere piu’ competenze e piu’ risorse, e’ l’esatto contrario. E’ un aiuto alle altre regioni”. Il presidente lombardo, si augura dunque l’apertura “di una fase nuova, di ‘neo-regionalismo’, dove – ha spiegato – le Regioni possano acquisire un ruolo importante, assumendosi la responsabilita’ di guidare il processo di crescita con un rapporto diretto fra di loro. Se io come Regione Lombardia otterro’ piu’ competenze in materia di istruzione, lavoro, ecc. e piu’ risorse, potro’ anche aiutare direttamente le Regioni del Sud”. Sulle prossime elezioni regionale Maroni ha detto: “Nel 2013 abbiamo preso il 42% e avevamo contro un pezzo di centrodestra, Albertini. Ora mi voglio sbilanciare – ha aggiunto Maroni – nel 2018 io credo che supereremo il 50%”.