Amianto: problema irrisolto, le proposte di Cgil-Cisl e Uil (2)

Milano – Riguardo alla presenza dell’amianto sul territorio lombardo Cgil Cisl Uil Lombardia hanno avanzato un panel di proposte. Le più significative riguardano: il potenziamento del sistema di sorveglianza sanitaria regionale con l’assicurazione di interventi con modalità e procedure omogenee su tutto il territorio; la necessità di informare la popolazione sul rischio di esposizione prevedendo degli “Sportelli amianto” per la diffusione capillare delle informazioni ai cittadini, relativamente alle modalità di bonifica dell’amianto presente negli edifici (possibilità di micro raccolta, di auto rimozione, eventuali contributi regionali, ecc..); fondamentale prevedere un piano di informazione sostenuto anche da un adeguato percorso formativo destinato alla polizia municipale, alle guardie ecologiche, agli operatori delle ATS e ai Comuni. Sul fronte ambientale le proposte suggeriscono di procedere ad un censimento completo, da parte di un soggetto pubblico, del materiale contenente amianto, sia a matrice compatta che a matrice friabile, in modo da integrare i dati ottenuti attraverso le autocertificazioni; alla realizzazione della Conferenza regionale dei sindaci, per far emergere la situazione relativa alla presenza di amianto in Lombardia e promuovere le inderogabili bonifiche degli ambienti di vita e di lavoro, a partire dagli edifici scolastici e complessivamente del patrimonio edilizio pubblico; alla necessità di individuare risorse finanziarie regionali che consentano ai Comuni di disporre di contributi mirati e prevedere altresì un Fondo Regionale per sostenere la rimozione dell’amianto per gli incapienti, impossibilitati a godere del bonus ristrutturazione e in caso di obbligo predisposto dai sindaci a tutela della salute pubblica. Fondamentale anche incentivare la ricerca di metodi alternativi di inertizzazione per il materiale friabile e a matrice compatta.