Milano – Si è svolta oggi una seduta di Commissione Cultura dedicata all’accordo di programma per la valorizzazione del Parco e della Villa Reale di Monza, con la presenza dell’Assessore alla casa, housing sociale, Expo 2015 e internazionalizzazione delle imprese. Sul tavolo le opere prioritarie e le risorse previste dall’accordo tra gli enti comproprietari del complesso monumentale, Ministero per le Attività e i Beni Culturali, Regione Lombardia, Comune di Milano, Comune di Monza e gli enti partecipanti al Consorzio Provincia di Monza e Brianza e Confindustria di Monza e Brianza. Come ha specificato l’assessore, Regione Lombardia destina annualmente 270 mila euro per le spese correnti mentre entro fine anno sarà definita la destinazione di 23,2 milioni (in prima istanza arriverà un acconto di 9 milioni). In cinque anni ammonteranno complessivamente a 55 milioni gli investimenti per Villa Reale. Inoltre Regione Lombardia, a fronte di bandi per progetti mirati, sosterrà le esigenze delle attività del Consorzio. Nel corso della seduta è intervenuta l’Assessore alle Culture, Identità e autonomie per rispondere ad una interrogazione del M5S, che chiedeva la tempistica e l’ammontare degli stanziamenti destinati ai soggetti di rilevanza regionale dello spettacolo in base alla legge 25 del 2016 sulla cultura. L’Assessore ha riferito che entro l’anno un bando definirà i soggetti per il riconoscimento regionale e i contributi saranno stabiliti nell’ambito del bilancio del 2018. In Commissione Attività produttive è iniziato l’iter (prevista la votazione nella seduta della Commissione del 19 ottobre) del progetto di legge per la promozione e la tutela del termalismo in Lombardia. Per sostenere le azioni di promozione turistica del termalismo lombardo è previsto lo stanziamento di euro 3 milioni di euro. Il provvedimento, inoltre, mira a mettere a disposizione altre risorse per attività formative in ambito scolastico (50.000 euro), per percorsi formativi rivolti ai medici (100.000 euro), per la sperimentazione di nuovi trattamenti termali nell’ambito di cure primarie e terapie riabilitative offerte dal sistema sanitario regionale (2 milioni di euro). Le Commissioni Territorio e Ambiente hanno tenuto in seduta congiunta alcune audizioni sul regolamento che introduce i criteri e le modalità per il rispetto del principio dell’invarianza idraulica e idrologica. Secondo questo principio le portate delle acque fluviali, scaricate dalle aree urbanizzate nei loro bacini naturali o artificiali di valle, non possono essere maggiori rispetto a quelle già scaricate prima degli interventi di urbanizzazione. Si intendono come tali gli interventi edilizi legati a nuove costruzioni, compresi gli ampliamenti, gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici esistenti e le ristrutturazioni urbanistiche che comportano un ampliamento della superficie edificata esistente. Sono considerati anche gli interventi su infrastrutture stradali e autostradali e sui parcheggi, siano essi già esistenti che di nuova realizzazione. I nuovi criteri non si applicano invece alle acque che confluiscono nella rete fognaria, il cui deflusso è disciplinato dal Programma di Tutela e Uso delle Acque. In audizione sono intervenuti oggi i rappresentanti di ANCI Lombardia, ANCE, URBIM, Utilitalia, Ordine regionale dei Geologi, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano, Legambiente, WWF e Confservizi Cispel. Sul provvedimento, di cui è relatore il capogruppo di Fratelli d’Italia, la Commissione esprimerà il proprio parere nella seduta del 12 ottobre.