Gruppo CAP, investimenti: sfondato il tetto degli 80 milioni di euro

Milano – Nel 2016 la quota degli investimenti portati a termine dal gruppo CAP ha sfondato il tetto degli 80 milioni di euro. Emerge dall’ultimo bilancio di sostenibilità. Una cifra che è la somma degli interventi dell’azienda destinati allo sviluppo e all’innovazione del servizio idrico e che conferma un trend in crescita negli ultimi anni. In particolare si attestano su un valore di 42 euro per abitante all’anno, contro la media di 33 euro del Nord Italia. Nel corso dell’anno, gli 80 milioni di euro investiti hanno garantito duemila posti di lavoro sul territorio, tra diretti e indiretti. In base alla pianificazione 2016-2020 approvata dall’Autorità d’Ambito Città Metropolitana di Milano, gli investimenti del Gruppo ammonteranno a 455.731.592 euro. Nel corso del 2016, Gruppo Cap ha anche continuato l’attuazione del progetto sulla fibra ottica, che prevede la posa e la cura della fibra ottica nei collettori fognari della Città Metropolitana di Milano, per permettere a tutti i cittadini dell’area di avere a disposizione la banda ultra larga. Emerge dall’ultimo bilancio di sostenibilità. Con un investimento di 2 milioni e mezzo di euro, il progetto tecnologico, che è partito nel 2009 e terminerà nel 2017, prevede la posa di oltre duemila chilometri di dorsale telematica, consentendo l’avvio di servizi ultra broadband con un notevole risparmio di costi e vantaggi per l’ambiente. L’installazione della fibra nei collettori fognari permette infatti risparmi sui costi dell’infrastruttura pari a circa il 50%, riduce l’impatto sull’ambiente e azzera sostanzialmente il rischio di manomissioni dei cavi. A fronte dell’investimento, la Città Metropolitana concederà a Gruppo CAP la possibilità di connettersi gratuitamente alla rete e l’utilizzo per 50 anni in esclusiva del 20% dei cavi spenti. Il Gruppo, completando l’anello e raggiungendo 11 sedi aziendali, potrà azzerare i propri costi di trasmissione dati e sviluppare politiche mobile nella gestione del servizio idrico. La Città Metropolitana di Milano, d’altra parte, potrà velocizzare la propria rete informatica, con vantaggi concreti per i cittadini e introietterà le royalties che deriveranno dalla posa del cavo in fibra brevettato e registrato nel 2013, allo European Patent Office. Con il completamento dell’anello e grazie a Gruppo Cap, l’area della città Metropolitana milanese diverrà uno dei territori più cablati d’Europa, che rappresenterà un vettore di telecomunicazioni d’eccellenza, destinato a trasformare il territorio in un asset strategico rivolto sia agli operatori TLC sia alle Pubbliche Amministrazioni, in un’ottica di non sovrapposizione degli impegni, ma di integrazione, in linea con gli obiettivi dell’Agenda Digitale Italiana.